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Le scuse della Warner Bros per il trucco usato per la strega in “The Witches”

In “The Witches” l’attrice interpreta un personaggio con una malformazione alle mani chiamata ectrodattilia.

Il nuovo film prodotto dalla Warner Bros si intitola “The Witches”: è stato diretto da Robert Zameckis ed è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 1983 dell’autore Roald Dahl. Tra i protagonisti c’è anche Anne Hathaway, la quale interpreta il personaggio della strega “cattiva” che è affetto da ectrodattilia: si tratta di una patologia genetica che colpisce circa un bambino su un milione e che comporta l’assenza di alcune dita centrali della mano. Questa condizione rende gli arti deformi e li fa sembrare simili a delle chele di aragosta.

Il film è uscito lo scorso 22 ottobre on demand e ha subito scatenato le polemiche: le associazioni dei disabili hanno duramente criticato la scelta della produzione in merito al personaggio di Anne Hathaway, sostenendo che “ritrarre o rappresentare criminali con difetti fisici può perpetuare stereotipi secondo i quali le disabilità sono anormali o spaventose”.

Al dibattito che è nato sui social ha partecipato anche l’atleta paralimpica Amy Marren, la quale si è detta “molto delusa” dalla Warner Bros e si è chiesta se l’azienda di produzione si sia interrogata sulle ripercussioni di una tale rappresentazione della disabilità. “Credo sia sconvolgente, per una persona che ha questa disabilità, essere rappresentata come qualcosa di spaventoso – ha scritto l’atleta - E sono pienamente consapevole che questo è un film, e quelle rappresentate sono streghe, ma le streghe sono essenzialmente mostri. La mia paura è che i bambini guarderanno questo film, ignari del fatto che esso esagera enormemente l’idea originale di Roald Dahl, e che le differenze negli arti cominceranno a essere temute”.

Anche sull’account ufficiali dei Giochi Paralimpici è comparso un commento sulla vicenda, nel quale si sostiene che avere arti diversi non è qualcosa di “spaventoso”. "La diversità dovrebbe essere celebrata e la disabilità deve essere normalizzata", si legge nel post dove viene riportato il commento di Amy Marren.

Di fronte a queste proteste, la Warner Bros non ha potuto fare altro che chiedere scusa. Un portavoce ha fatto sapere che l’azienda è “profondamente rattristata nell’apprendere che la rappresentazione dei personaggi immaginari in The Witches potrebbe infastidire le persone con disabilità”. “Adattando la storia originale – ha detto ancora - abbiamo lavorato con designer e artisti per trovare una nuova interpretazione degli artigli simili a gatti proprio come sono descritti nel libro. Non è mai stata nostra intenzione che gli spettatori si sentissero rappresentati da creature fantastiche e non-umane. Il film parla del potere della gentilezza e dell’amicizia. È nostra speranza – ha concluso - che le famiglie e i bambini possano godersi la pellicola e abbracciare questo tema stimolante e pieno di amore”.

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