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Lezione shock all'università scatena la polemica: "Non dovrebbero esserci giudici donne"
Il video della lezione, postato sui social, è diventato virale.
Sta facendo il giro del web, scatenando reazioni di sdegno, la registrazione di una lezione shock di un docente universitario.
Donato Mitola, docente universitario e cultore della materia di bioetica, durante una lezione online tenuta qualche giorno fa agli studenti del primo anno di Medicina all’Università di Bari, ha dichiarato: «Non possono esserci giudici donne. Giudicare vuol dire essere imparziali, mentre le donne sono condizionate dall’emotività. Sono più sensibili degli uomini e questo le condiziona, seppur incoscientemente».
Secondo quanto riportato da alcune testate, nel momento in cui alcuni studenti hanno provato a controbattere, il docente avrebbe sostenuto con maggiore fermezza la sua posizione.
“Giudici donne non dovrebbero esserci perché giudicare significa essere imparziali”. Lezione di Donato Mitola, docente di Bioetica nel corso di Medicina dell’Universita di Bari. Perle simili (stay tuned) le dice pure su aborto e divorzio. @unibait lo manderà in pensione? Dubito pic.twitter.com/TNrZN0E3CB
— Massimiliano Scagliarini (@m_scaglia) November 15, 2020
L'audio del docente, postato in rete, è diventato immediatamente virale, scatenando l'inevitabile reazione del mondo accademico e politico. Per queste parole, giudicate “terribili, ingiustificabili e discriminatorie”, sarebbe stata richiesta la rimozione di Mitola dall’elenco dei cultori della materia.
A quanto pare il professore non sarebbe nuovo a simili esternazioni discriminatorie. In altre circostanze avrebbe affermato che “chi non è cresciuto dalla madre nei primi due o tre anni di vita, ai 30 sviluppa delle psicopatie” e che “se uno è un criminale, i suoi figli ereditano qualcosa”. Sulle coppie omosessuali, poi, ha dichiarato che "non possono crescere bambini”, mentre sull’aborto aveva detto che “se lo fai uccidi una persona, perché il DNA dalla prima cellula resta inalterato”.
(Credits photo: Twitter/m_scaglia)