Violenza contro le donne: per il Presidente Mattarella è "un'emergenza pubblica"

Nel suo messaggio, diffuso in occasione della “Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne”, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella non esita a parlare di "emergenza pubblica".

«La ricorrenza di oggi induce a riflettere su un fenomeno che purtroppo non smette di essere un'emergenza pubblica - ha dichiarato il presidente spiegando - Le notizie di violenze contro le donne occupano ancora troppo spesso le nostre cronache, offrendo l'immagine di una società dove il rispetto per la donna non fa parte dell'agire quotidiano delle persone, del linguaggio privato e pubblico, dei rapporti interpersonali».

Il Presidente ha sottolineato che esistono varie forme di violenza, da quella psicologica a quella fisica, ma alla base di tutte vi è "l’idea dissennata e inaccettabile che il rapporto tra uomini e donne non debba essere basato su di un reciproco riconoscimento di parità".

È ormai evidente che la pandemia e il lockdown hanno contribuito a determinare un drammatico aumento di casi di violenza sulle donne, in particolare quella domestica. E sulla necessità di intervento per arginare il fenomeno, Mattarella ha aggiunto che le istituzioni sono attive, ma è fondamentale che le vittime di violenza si rivolgano a chi può offrire loro un aiuto: «Le istituzioni hanno raccolto il grido di allarme lanciato dalle stesse donne e dalle associazioni che da decenni sono impegnate per estirpare quella che è, ancora in troppe situazioni, una radicata concezione tesa a disconoscere la libertà delle donne e la loro capacità di affermazione. Per questo resta fondamentale, per le donne che si sentono minacciate, rivolgersi a chi può offrire un supporto e prevenire la degenerazione della convivenza in violenza».

Mattarella ha concluso il suo discorso affermando: «Spezzare la catena della violenza contro le donne significa contrastare ogni forma di sopraffazione, di imposizione e di abuso. In una società democratica le donne non devono avere più paura di subire violenza, in casa, sul lavoro, in tutti i luoghi e i contesti in cui ritengano di realizzare la propria personalità».