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Credits photo: moodbeam.co.uk
19 Gennaio 2021
Si chiama Moodbeam e, benché a prima vista sembrerebbe una comune smartband, in realtà si tratta di un dispositivo capace di far sapere al datore di lavoro se il dipendente è felice.
La co-fondatrice di Moodbeam, Christina Colmer McHugh, ha avuto questa idea quando ha scoperto che sua figlia aveva problemi a scuola e ha pensato ad un modo per comunicare in modo semplice e veloce con lei.
Il prodotto è stato lanciato sul mercato nel 2016. Ma oggi, con le distanze fisiche causate dalla pandemia e dallo smart working forzato, il braccialetto potrebbe colmare l'inevitabile gap fisico, permettendo al datore di lavoro di conoscere in tempo reale le condizioni emotive del proprio team.
Christina Colmer McHugh ha affermato: «Le aziende stanno cercando di rimanere in contatto con il personale che lavora da casa. Qui possono chiedere a 500 membri: ‘Stai bene?,’ senza alzare il telefono». Per rispondere, basta schiacciare il pulsante giallo (se si è felici) o blu (se non si è felici).
Ma come viene percepito questo strumento dai dipendenti? A quanto pare il fatto di dover premere soltanto un pulsante rende la comunicazione molto più libera e sincera: «Siamo passati da dati anonimi a dati identificabili dopo che i test hanno evidenziato come le persone vogliano essere identificate», ha raccontato la Colmer McHugh. Insomma, a quanto pare la maggior parte dei dipendenti è ben felice di premere quel pulsante per far sapere al capo come si sente.
(Fonte: leganerd.com)