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26 Febbraio 2021
Redazione 105
Finalmente è arrivato il benestare della scienza a tutti quelli che non hanno nessuna voglia di crescere. Durante un meeting di studiosi che si è tenuto a Oxford, alcuni ricercatori hanno illustrato la loro teoria che stabilisce l’inizio dell’età adulta solo a 30 anni.
Che l’aria stesse cambiando ce ne eravamo accorti tutti. Un tempo a 18 anni si andava via di casa in cerca di moglie o marito e soprattutto di un lavoro. Oggi è tutto più ballerino, il lavoro è l’ultima delle certezze, mentre il supporto dei genitori è sempre più prolungato nel tempo. L’Italia è una repubblica fondata sui nonni, come si è scritto molte volte durante la prima ondata di Covid quando genitori e nonni si sono rivelati fondamentali per dare supporto economico e organizzativo ai trentenni.
La ricerca però arriva dalla University of California a Los Angeles, e gli studiosi specificano che certo il cervello di un ventenne non è quello di un trentenne. A 20 anni si è ancora molto suscettibili, mentre a 30 si dovrebbe acquisire una maggiore stabilità mentale, ma analizzando diversi studi di neuroscienze si può affermare che fino ai 30 anni continuiamo a crescere. A influire su questa scansione ci sono sicuramente l’aspettativa di vita, il mercato del lavoro e molte altre variabili
La lingua è arrivata alla stessa conclusione e se in ambito anglofono si usa il termine young adults, giovani adulti per quelle persone biologicamente adulte, ma che per fattori sociali o comportamenti vivono ancora da giovani. In Italiano è stata creata la parola adultescenti per indicare gli stessi personaggi, adulti, ma eterni adolescenti.
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