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Truffa via SMS: sottratti 19mila euro a una signora

Redazione 105

Il fenomeno si chiama Smishing e ha già fatto molte vittime

Una volta le raccomandazioni erano: non aprire agli sconosciuti, tieni lo zaino ben chiuso o davanti a te. Ma oggi la truffa è sempre meno tradizionale è più digitale, anche perché se ci pensate bene i contanti in giro sono sempre meno e il ladruncolo rischierebbe di rubare un portafogli vuoto. Con le truffe digitali, il malintenzionato può arrivare a veri e propri tesoretti comodamente da casa sua. L’ultima frontiera della truffa digitale è il phishing via SMS, lo Smishing. 

L’ultimo caso noto è accaduto in Valtellina, la vittima è una signora di 55 anni a cui è arrivato un SMS sul telefono, di quello che ogni tanto le banche ci mandano per avvisarci di questo o di quell’altro. Il messaggio conteneva un link che la donna ha aperto e che conduceva al sito riprodotto della sua banca. A quel punto, fidandosi, ha inserito le sue credenziali private e le hanno sottratto all’istante ben 19 mila euro. La donna, compreso l’accaduto si è subito rivolta alle forze dell’ordine che hanno impedito un secondo ulteriore prelievo di denaro. 

La questura ha approfittato dell’infelice accaduto per lanciare un monito: «Nell’ultimo periodo, si è registrato un significativo aumento dei casi di “sms truffa”, fenomeno noto come “smishing”, secondo il quale si sottraggono informazioni e credenziali personali degli utenti tramite sms. Si ravvisa pertanto l’esigenza di sensibilizzare gli utenti affinché, per evitare di incorrere in simili inconvenienti, prestino la massima attenzione a tutti gli sms e le mail provenienti da istituti di credito, verificando sempre l’autenticità del mittente del messaggio». Intanto ricordiamo che la banca non chiede informazioni sensibili via sms e precisiamo che di fronte a un qualsiasi dubbio è sempre bene chiamare la filiale o i numeri di assistenza, ci sarà sempre un essere umano. prima o poi, a rispondervi per chiarire i vostri dubbi. 

Infine i messaggi falsi a uno sguardo attento sono riconoscibili; primo sospetto sono diversi da come sono strutturati quelli che riceviamo solitamente, oppure ci portano su un sito che sembra quello della banca, ma se guardiamo la url non è la stessa. Se siete dubbiosi non procedete, se si tratta di qualcosa di importante, la banca troverà un altro modo di contattarvi, statene certi!

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