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13 Maggio 2021
Redazione 105
Nelle scorse settimane la modella Giorgia Soleri, legata sentimentalmente al cantante Damiano dei Maneskin, ha raccontato un suo dramma personale: quello della vulvodinia, una malattia che provoca forti dolori e irritazioni alla vulva. Si tratta di un disturbo piuttosto comune in realtà che coinvolge un’alta percentuale di donne. Lo sfogo della Soleri riguarda il modo in cui la malattia è bistrattata in Italia; qui non è possibile accedere alle cure attraverso il sistema sanitario pubblico e le cure private sono care: “Io spendo 600 euro al mese per le cure, se non fossi una privilegiata non potrei farlo” denuncia la modella. Non è la prima volta che affronta il discorso sui social, ma spesso per la natura della sua malattia viene sminuita o derisa; proprio per questo continua a portare avanti la sua battaglia per tutte le donne che ne soffrono: “Spero possa essere utile, come lo è stato per me, leggere le testimonianze di chi ha avuto una diagnosi e ha deciso di condividerla per portare avanti questa battaglia. Meritiamo riconoscimento e rispetto, tempi di diagnosi umani e terapie a costi accessibili. E meritiamo di essere ascoltate”.
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La solidarietà da parte di altre donne nella stessa situazione è stata immediata e anche la gratitudine per il lavoro di sensibilizzazione in un mondo in cui i problemi legati alle donne e al loro piacere sessuale sono spesso inascoltati: “Chi più di me può capirti, vulvodinia diagnosticata nel 2018, grazie per aver pubblicato questo post, sono piccoli passi verso il riconoscimento di questa malattia così diffusa è ancora così sconosciuta ” scrive un utente. "Mi si è raggelato il sangue leggendo il tuo post! Ho vissuto la tua stessa situazione con un autodiagnosi dopo 15 anni di sofferenza. Spero per te e con tutto il cuore che la tua vita non sia troppo intrappolata in questa malattia", la conforta un'altra donna.
Parlarne è il primo passo per prendere sul serio un grave problema come questo.