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Il parchimetro non ha il bancomat? Il parcheggio potresti non pagarlo
Ai comuni converrà aggiornare le vecchie macchinette per continuare a battere casa
Una sentenza del giudice di pace di Fondi, in provincia di Latina, fa discutere, perché ha affermato che i gli automobilisti sarebbero “autorizzati a parcheggiare gratis, in mancanza di dispositivi attrezzati col bancomat e senza il rischio di essere multati”.
A fare ricorso è stata una giovane praticante laureata in giurisprudenza; lo scorso settembre ha parcheggiato sulle strisce blu, ma non aveva con sé monete per pagare regolarmente la sosta, in più il parchimetro non accettava né banconote né bancomat, a quel punto la donna ha desistito, non ha pagato e al suo rientro ha trovato una bella multa da 41 euro.
La donna multata conosceva bene però la legge di stabilità 2016 che obbligava i comuni ad aggiornare i vecchi parcometri con dispositivi nuovi in grado di accettare pagamenti con il pos, cosa che molti comuni hanno bypassato, appellandosi ad una “oggettiva impossibilità tecnica”, quasi mai reale.
In Italia dei 25mila parcometri presenti, solo il 50% accetta carte e bancomat, come ha rivelato un’indagine fatta da Parkeon, azienda che si occupa di mobilità urbana.
La sentenza del giudice crea quindi un precedente che altri automobilisti potrebbero sfruttare, se hanno il coraggio di sfidare legge e burocrazia. In alternativa sono sempre più diffuse le app per pagare il parcheggio: rapide e utilissime anche per pagare in un secondo momento se si decide di restare di più in sosta, senza dover tornare alla macchina. Basta scaricare l’app, inserire la targa della propria auto e pagare, lasciando sempre sul parabrezza l’avviso che si utilizza l’app, così i vigili non rischiano di “dimenticarsi” di questa opzione.