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Fonte: facebook @lalomellina
10 Settembre 2021
Redazione 105
Don Felice Locatelli, rettore del santuario di Sant’Antonio a Mortara, in provincia di Pavia, ha fatto sentire la sua voce dopo l’ennesimo furto all’interno della sua chiesa; ha affisso un cartello con tanto di foto del ladro catturata dalle telecamere di sorveglianza. L’avviso suona minaccioso e recita: "Questa è la foto del ladro che visita regolarmente la nostra chiesa. Sappiamo chi è. Mi spiacerebbe se durante una incursione dovesse capitargli un guaio. Fossi in te eviterei di entrare".
Il tono apparentemente minaccioso ha destato un po’ di scalpore e qualche critica e lo stesso Don Felice ha spiegato qual era il tono dell’avviso: “In realtà tra il minaccioso e lo scherzoso, forse più goliardico che altro, ma la situazione è seria. Non ne possiamo più. I furti sono così frequenti da avermi costretto, ad agosto, a chiudere la chiesa al pomeriggio. Non è sempre sorvegliata e i predoni sembrano instancabili: una sconfitta per tutti".
Già dopo il primo furto Don Felice si era rivolto ai carabinieri che gli avevano consigliato di installare le telecamere. Parlando con il Corriere il prete ha sottolineato la gravità della cosa: "Questa chiesa supporta il centro di aiuto alla vita di Mortara e la mensa dei poveri. Si tratta di denaro destinato davvero agli ultimi fra gli ultimi. Chi ha bisogno chieda. Per il resto, li considero atti meschini. Se la mia provocazione serve per scoraggiare, meglio". I furti avvengono la sera, ha raccontato ancora don Felice, che una volta ha trovato nella cassetta delle offerte metà banconota da 50 euro, segno che probabilmente i ladri avevano tentato di afferrarla con una pinza, rompendola. Lui speranzoso conserva ancora quella metà, sperando che il ladro pentito restituisca il pezzo mancante.