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A Montecitorio spunta fuori la sorella gemella della Gioconda

Redazione 105

Una copia quasi perfetta della Monna Lisa: forse c’è la mano di Leonardo da Vinci

In un deposito di Montecitorio è saltata fuori una fedelissima copia della Gioconda. Un ritrovamento che lascia tutti a bocca aperta: “Si tratta di una copia del quadro del Louvre realizzata dalla bottega di Leonardo, forse addirittura con la sua stessa collaborazione”, ha dichiarato il questore della Camera Francesco D'Uva. La tela sarebbe conservata nei magazzini dal lontano 1925, ma pare essere del’500; scoperto nel 2019, il quadro è stato sottoposto alle analisi di routine da cui è emerso che alcune correzioni sono identiche alla Gioconda del Louvre di Parigi. La replica se ne stava a Montecitorio come una volgare riproduzione qualsiasi, fino a che il senatore Stefano Candiani ne ha chiesto il restauro e l'indagine che ha svelato che dietro il quadro potrebbe esserci se non altro la collaborazione dello stesso Leonardo da Vinci. Il restauro è stato effettato da Cinzia Pasquali, esperta dell’arte di Leonardo, che vive a Parigi da 25 anni e lavora al Louvre; in precedenza è stata già autrice di quello che viene definito il “restauro del secolo”, avvenuto sull’opera “Sant'Anna con la Vergine e il Bambino”. Nel frattempo le opinioni sull’autenticità e sul valore dell’opera si stanno sprecando: c’è chi ne difende l’altissima qualità e chi non se l’appenderebbe neanche in casa. Durissimo Sgarbi, critico d’arte oltre che parlamentare, che la definisce “una modesta tela”, aggiungendo che secondo lui quel dipinto “non ha alcun valore artistico”. D’altronde un’opera come la Gioconda non può che far discutere, anche quando si tratta solo di una copia. 

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