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28 Febbraio 2022
Redazione 105
A marzo inizierà la sperimentazione Workplace of the Future, si tratta di un progetto che mira a promuovere il benessere della persona, favorendo l'equilibrio tra lavoro e il resto della vita. In Italia il primo che ha scelto di avviare la sperimentazione è il Mondelez International; i suoi dipendenti quindi saranno i primi a sperimentare in maniera strutturata alcuni punti di maggiore flessibilità; tra le principali caratteristiche del programma ci sarà la possibilità di scegliere se lavorare sempre dall’ufficio o usufruire di due giorni si smartworking settimanali, più due giorni bonus di smart al mese. I dipendenti avranno, inoltre, la possibilità di pianificare le ferie annuali in maniera individuale, senza dover adeguarsi cioè alle chiusure aziendali imposte. Silvia Bagliani, presidente e amministratore delegato del gruppo Mondelez International in Italia, ha dichiarato: “Crediamo che i tempi siano maturi per sperimentare Workplace of the Future un modello di lavoro ibrido che consente da un lato una maggiore flessibilità e sinergia tra lavoro e vita privata e dall’altro di vivere gli uffici come luoghi indispensabili per favorire la collaborazione, la co-creazione e per nutrire la cultura aziendale”.
Abbiamo visto proprio in questi ultimi due anni (per forze di causa maggiore) come lo smart working non sia affatto un ostacolo alla produttività, anzi. Da un sondaggio interno il 94% della popolazione aziendale apprezza il lavoro in smart-working, ma al tempo stesso non rinuncerebbe mai al contatto interpersonale con gli altri colleghi e alle dinamiche di networking che si possono formare solo recandosi in ufficio; la formula ideale è quindi quella ibrida, la stessa che il progetto Workplace of the Future propone. Ormai più che un’idea per il futuro, dovrebbe essere una concretezza, nel presente.