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Le donne hanno un’autostima più bassa degli uomini che si credono più intelligenti

Redazione 105

Uno studio di psicologi australiani ha valutato la correlazione tra sesso e autostima

Molti studi di psicologia cognitiva hanno dimostrato che non esiste alcuna differenza di intelligenza tra uomini e donne. Però ci sono anche studi che rivelano che la maggior parte degli uomini si ritengano più intelligenti della media, cosa che di per sé non ha senso logico (o per lo meno statistico). Il fenomeno è noto come “superiorità illusoria”, e testimonia una netta differenza nell'intelligenza autostima (SEI) tra i due sessi. Un team di psicologi della Griffith University, in Australia ha pubblicato su Frontiers in Psychology, un’indagine sull’autostima di uomini e donne; e ha scoperto che la sopravvalutazione del proprio QI avveiene soprattutto in base al sesso biologico e al genere psicologico. Ad esempio, nascere maschio e avere forti tratti maschili della personalità (sia in uomini che in donne) è associato a un'immagine del sé sopravvalutata.
I ricercatori hanno coinvolto 228 partecipanti (103 maschi e 125 femmine) indagato circa la loro opinione sul loro QI generale e sulle intelligenze multiple di Gardner (linguistica, matematica, intrapersonale, interpersonale, cinestetica, musicale e visivo-spaziale). Dopodiché hanno verificato con dei test del QI per valutare oggettivamente la loro intelligenza, e hanno chiesto di completare il Bem Sex Role Inventory (che misura i tratti della mascolinità e della femminilità) per individuare differenze di genere e di ruolo sessuale. I risultati hanno mostrato che il sesso biologico è il fattore più forte: i maschi hanno valutato la loro intelligenza come superiore rispetto alle femmine. Tuttavia, anche il genere psicologico era un predittore molto forte, con soggetti altamente maschili che valutavano la loro intelligenza più alta.
Lo studio conferma quindi che le donne sono più modeste e gli uomini più convinti. Avere poca stime di sé influenza anche le scelte di vita, portando le donne a intraprendere strade più modeste: “Come genitori, educatori e società - hanno sottolineato gli psicologi -, abbiamo il dovere di elevare le aspirazioni delle ragazze, di aiutarle a costruire una maggiore fiducia in se stesse cosicché siano libere di scegliere senza essere ancorate a inutili pregiudizi. Solo così potremo risolvere il divario di genere, ancora presente nella nostra società, e ottenere nel contempo la parità di retribuzione”.

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