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Dormire bene è fondamentale: ecco cosa accade nel nostro cervello durante la notte
Studiare la sera è meglio che farlo di giorno
Alcuni giorni fa, il neuropsicologo Iannoccari ha spiegato a Fanpage i benefici del dormire bene. Il sonno è una condizione essenziale e lo è soprattutto per il cervello: “Dormire è una condizione necessaria, vitale, possiamo stare senza mangiare ma non senza dormire: ci sono studi che mettono in evidenza che bastano 48 ore di privazione del sonno per far emergere dei sintomi psicotici come la perdita dell'orientamento. E possiamo dire in realtà che non dormire bene può far perdere intelligenza, considerando che il riposo serve più al nostro cervello che al nostro organismo".
Dormire non ci renderà effettivamente più intelligenti, ma sicuramente più performanti, sotto tutti i punti di vista. Lo studioso ha utilizzato un’interessante metafora per descrivere il lavoro fatto da Morfeo, che descrive come un giardiniere che cura il giardino del nostro cervello: “Durante la notte ripulisce e taglia via tutte quelle memorie che non ci interessano, che occupano spazio, e consolida le informazioni importanti. Nelle prime due, tre ore di sonno il cervello si riduce, come una spugna per consentire al liquido extracellulare di ripulirlo da tutti i residui tossici e in più sempre durante il sonno vengono sfoltite le sinapsi da quelle memorie involontarie che creiamo durante il giorno". Durante la notte il sonno ci aiuta a eliminare tutte le informazioni e i ricordi che non ci servono e che mantenere ci costerebbe nutrimento, sangue, glucosio e proteine. Il dott. Iannoccari ha anche suggerito che studiare la sera può essere più efficace che farlo la mattina, almeno stando a studi fatti in passato: “È stato dato del materiale da studiare a un campione di persone, che doveva memorizzarlo al mattino presto oppure la sera prima di andare a letto. A entrambi i gruppi è stato chiesto di rievocarlo dopo 8 ore. E si è visto che le persone che avevano studiato prima di andare a letto riuscivano a ricordare ben l'80% di quello che avevano letto, mentre l'altro gruppo soltanto il 40%". Per quanto riguarda invece la leggenda secondo cui basterebbe ascoltare una lezione in cuffia mentre si dorme, ecco quello rimane un sogno e non la realtà!