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In Italia il digital non è un lavoro per donne
Poche le donne assunte nel settore digitale e pagate malissimo
Gli ultimi dati di Eurostat sui lavori digitali non sono per nulla incoraggianti per la parità di genere che dovrebbe esserci nel mondo del lavoro: secondo ii dati l’Italia è quintultima per percentuale di donne impiegate nei settori ICT, sarebbero infatti solo il 16% e peggio di noi ci sono solo Polonia, Ungheria, Malta e Repubblica Ceca. La piaga è però generale, visto che anche i paesi con percentuali migliori, hanno comunque dei numeri molto bassi di impiegate donne rispetto agli uomini. Tra i paesi messi “meglio” ci sono Bulgaria (28%), Grecia (26%) e Romania (sempre 26%). Francia e Spagna sono indietro quasi come noi con il 19%, mentre la Germania non arriva al 18%. Oltretutto le donne che lavorano nel mondo digital vengono pagate meno dei loro colleghi maschi. A dirlo è il Women in Digital Scoreboard 2021 divulgato dalla Commissione Europea, nel nostro paese, a parità di mansione, un uomo guadagna il 16% in più di una donna. Non male, malissimo.
Il network internazionale Women Teach ha provato a calcolare in quanto tempo potrebbe stabilirsi una parità di genere in questo settore e si parla di 134 anni per arrivare alle stesse condizioni economiche tra uomini e donne. La situazione migliora leggermente dentro le grandi aziende come Facebook, Google e Apple, qui si arriva a una percentuale di donne impiegate che va dal 23 al 25%, meglio che niente. E come la vivono le donne impiegate nel settore? Male. ovviamente. La principale sfida che devono affrontare le lavoratrici del settore ICT è la mancanza di opportunità di fare carriera, lo riscontra il 52% degli intervistati, seguita dalla mancanza di modelli di ruoli femminili da seguire (48%). Il risultato è uno scontento generale che rischia di far scappare le poche donne che oggi ci sono nel mondo del lavoro digitale.