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19 Maggio 2022
Redazione 105
Un progetto di ricerca dell’Università del Texas ha creato in laboratorio un enzima che può decomporre la plastica in pochi giorni. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Nature, e descrivono una proteina capace di separare gli elementi che compongono il PET, il polietilene tereftalato che compone il 12% dei rifiuti globali. Si tratta di un processo di depolimerizzazione: un catalizzatore separa le componenti della plastica nei loro monomeri originali, che a questo punto possono poi essere riaccoppiati per formare plastica vergine e diventare altri prodotti. La decomposizione nei test è avvenuta in una sola settimana, un risultato rivoluzionario considerando quanto tempo è invece necessario per la decomposizione della plastica in maniera “naturale”. L’esperimento texano arriva dopo anni di tentativi simili, fatti con enzimi derivati da batteri esistenti, ma che avevano efficacia limitata e dipendente dal contesto. La variante elaborata in Texas, denominata FAST-PETase, riesce invece a decomporre 51 tipi di PET in diversi ambienti e scenari. Il grosso vantaggio di questo metodo di decomposizione e ricomposizione della nuova plastica è che non serve altro petrolio per creare della plastica praticamente “vergine”. Questa scoperta potrebbe dare importanti vantaggi al ciclo di smaltimento della plastica, uno dei rifiuti più inquinanti al mondo.