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La chemioterapia intelligente per combattere il tumore al seno più aggressivo

Redazione 105

Migliora la speranza di vita per donne con carcinoma mammario triplo negativo metastatico

La ricerca per la lotta contro il cancro è una delle priorità della ricerca scientifica globale. In tema di cancro al seno, c’è una novità positiva, presentata recentemente al Congresso della Società americana di oncologia clinica (ASCO): si tratta di un nuovo tipo di farmaco in cui l'anticorpo si lega al chemioterapico per portarlo direttamente all'interno della cellula tumorale, e per questi definito 'chemioterapia intelligente'. Il nome del farmaco è sacituzumab-govitecan. A illustrare la novità al congresso è stato Saverio Cinieri, presidente Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica): "Oggi in italia vivono più di 37mila persone con tumore della mammella metastatico. La forma triplo negativa, in cui rientrano il 15% delle diagnosi, è la forma più aggressiva. Lo studio ASCENT presentato all'ASCO è importante perché dimostra che, grazie a una terapia mirata, è possibile migliorare significativamente non solo la sopravvivenza globale ma anche la qualità di vita". I dati della sperimentazione, giunta alla fase 3, hanno evidenziato una riduzione del 34% del rischio di progressione della malattia o di morte.
Giampaolo Bianchini, responsabile del Gruppo mammella nel Dipartimento di oncologia dell'Ospedale San Raffaele di Milano, ha commentato con entusiasmo la nuova procedura farmacologica: “Sacituzumab-govitecan è un farmaco estremamente innovativo che sfrutta la capacità di un anticorpo in grado di andare a bersaglio di un target specifico sulle cellule tumorali, portando con sé un potente chemioterapico. Questo permette da una parte una grande efficacia terapeutica, dall'altra di ridurre la tossicità legata all'esposizione delle cellule normali”. Ora si attende la rimborsabilità del farmaco in Italia. 

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