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Giappone: gli insulti online saranno punibili con il carcere

Redazione 105

Il Paese nipponico usa il pugno duro contro il cyberbullismo

Il Giappone ha dichiarato guerra a viso aperto al cyberbullismo. Il motivo scatenante è stato il suicidio di una star dei reality che aveva subito abusi sui social media. Il Paese ha predisposto un emendamento al codice penale del Paese che entrerà in vigore alla fine dell’estate per punire i colpevoli di insulti online che potranno essere incarcerati fino a un anno o multati di 2.100 euro. Rispetto al passato, è un severo inasprimento: ad oggi era prevista la detenzione per meno di 30 giorni e una multa fino a 71 euro. Per questo motivo sono state tante anche le critiche alla severità della misura, che secondo alcuni rischia di minare la libertà di parola e critica e di essere quindi utilizzato come strumento politico.
La lottatrice professionista e star dei reality Hana Kimura. Kimura, aveva 22 anni quando si è tolta la vita nel 2020. La notizia aveva scosso il Paese e molti si sono indignati per i pesanti insulti e abusi che aveva subito online nei mesi precedenti al suo suicidio.  Immediatamente dopo il fatto, alti funzionari giapponesi hanno esaminato i pericoli del cyberbullismo e si sono impegnati per intraprendere velocemente le discussioni governative sulla legislazione in materia. Su questa effiicienza gli altri Paesi del mondo possono solo prendere esempio. 

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