TUTTO NEWS
Lunedì notte una sonda colpità un asteroide per deviarlo
26 Settembre 2022
Redazione 105
Si tratta della prima volta che l’uomo vuole colpire un asteroide per deviarlo.
Oggi entra nel vivo la missione Dart (Double Asteroid Redirect Test) della Nasa che dovrebbe impattare Dimorphos nella notte tra oggi e domani. La sonda colpirà l’asteroide a una velocità di 24mila chilometri orari con lo scopo di provare a deviarne la traiettoria: si tratta di un test, non siamo in pericolo (in questo caso). Il test però servire proprio a capire se è possibile creare uno scudo contro eventuali asteroidi che minacciano la Terra.
Sfruttando la missione, i ricercatori dell'Università americana John Hopkins (responsabili della missione Dart) stanno giià utilizzando la telecamera Draco, bordo della sonda Dart, per immortalare l’asteroide prima dell'impatto. La fotocamera dovrà riconoscere l’asteroide per permettere al satellite di indirizzare in maniera corretta la sua traiettoria che una volta decisa, sarà intoccabile: Dart nelle ultime 4 ore prima dell’impatto dovrà viaggiare in modalità automatica per ottenere un impatto efficace con Dimorphos, e nessun intervento umano sarà possibile.
Dimorphos è una piccola luna che ruota intorno a un asteroide maggiore, Didymos, che è un asteroide binario. La missione non comporterà alcun rischio per il nostro pianeta, perché la coppia di asteroidi Didymos si trova a oltre 10 milioni di km.
Didymos manterrà il suo moto intorno al Sole pressoché invariato, mentre è previsto che la collisione sposterà l'orbita di Dimorphos attorno al corpo principale Didymos in un modo quasi impercettibile, ma sperabilmente abbastanza da essere misurato dalla Terra.
A godersi lo spettacolo, proveranno i telescopi spaziali James Webb (di Nasa, Agenzia spaziale europea e agenzia spaziale canadese) e Hubble (di Nasa ed Esa). La missione europea Hera, invece, si occuperà di osservare gli effetti dell’impatto. Quando la sonda europea raggiungerà il sistema Didymos, alla fine 2026, potrà analizzare da vicino il luogo dell’impatto e sarà utile per scrivere una sorta di protocollo per la difesa del pianeta, da attuare in caso di minaccia di asteroidi verso la Terra.
Anche il nostro Paese ha un piccolo ruolo in questa missione asteroide. Nostro è il microsatellite LiciaCube dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), che si è già sganciato dalla sonda madre per riuscire a filmare l'impatto, restando a una distanza di sicurezza. La piccola e potentissima sonda è stata realizzata per Asi da Argotec di Torino, specializzata in minuscoli veicoli spaziali.