Rimini: donna perseguitata dall’amante occasionale dell’ex che l’accusa di essere una prostituta

A Rimini è andata in scena una storia di stalking, ma le protagoniste sono due donne: una giovane russa e una donna fidanzata all’epoca dei fatti. Tutto comincia con la crisi tra una donna 52enne di Rimini e il suo fidanzato. Durante un dissidio e una piccola pausa, lui, imprenditore romagnolo ne approfitta per una scappatella con una ragazza russa di 39 anni. Dopo la notte, anche se particolarmente passionale, l’uomo appiana le sue divergenze con la promessa sposa e torna da lei. Ma l’amante non ha alcuna intenzione di mollare la presa e inizia ad assumere un comportamento assai molesto nei confronti della povera fidanzata.

La ragazza russa ha inviato numerosi messaggi minacciosi e diffamatori via social, rivelando alla donna di essere "una cornuta" e iniziando a screditare pubblicamente la donna, gestore di un celebre locale notturno in città. Le accuse mosse alla donna erano quelle di spacciare droga e di prostituirsi proprio all’interno del locale di cui si occupava. Le accuse erano corredate da finte foto compromettenti, inviate anche alla mamma della donna e che stavano rovinando la vita. I messaggi continui e persecutori avevano causato nuovamente la rottura della coppia, ma senza porre fino ali comportamenti della giovane russa, sfociata in minacce di morte. La vittima ha denunciato tutto alla questura, ma la giovane amante, nonostante un ammonimento del questore, aveva proseguito la sua folle attività di stalking, fino ad essere rinviata a giudizio. Ora si sta svolgendo il processo in cui la 52enne si è costituita parte civile sperando di uscire definitivamente dall’incubo. 

Il reato di stalking, previsto dall’articolo 612-bis del Codice penale, punisce con la reclusione da un anno a sei anni e sei mesi,  chi, con condotte reiterate, minacci o molesti una persona in modo da causare un continuo e grave stato di ansia o paura o un fondato timore per l’incolumità propria o dei suoi cari, tanto da farle cambiare routine. Quindi questo caso può esssere definito di stalking, tutto al femminile.