Una lunga videochiamata causa ore di ritardo al decollo: la storia

È vero che la videochiamata concilia lunghe chiacchierate, facilitate dal fatto che è possibile guardare la persona o le persone con cui si sta parlando oltre che tutto quello che accade attorno a loro. Tuttavia, nessuno avrebbe detto che, a causa di una call troppo lunga, una donna avrebbe costretto i passeggeri di una nota compagnia aerea ad aspettare la fine della sua conversazione, causando, così, ore di ritardo alla partenza di un volo.

E invece è proprio accaduto, su un volo in partenza da Milano Malpensa e diretto a Brindisi. Stando a quanto è stato raccontato dai presenti, testimoni del fatto, sul volo ci sarebbe infatti stata una donna impegnata in una lunga videochiamata con un destinatario sconosciuto. Incurante dei ripetuti richiami del personale di bordo, la donna avrebbe continuato a portare avanti la sua videochiamata, rifiutandosi categoricamente di mettere giù.

Come se già questo non bastasse, pare che la donna non solo abbia opposto resistenza ma abbia anche minacciato il comandante e tutto il personale di bordo, affermando ancora una volta con fermezza che, se le fosse stata negata la possibilità di proseguire con la sua videochiamata, l’avrebbe comunque riaperta una volta che l’aereo si fosse alzato per il decollo (attività praticamente impossibile, dal momento che, da una certa altitudine in su, il segnale rete dei telefonini è inesistente)

Un’opposizione fiera e strenua, quella della donna impegnata nella sua videochiamata, che ha costretto l'equipaggio a bordo dell'aereo a interrompere tutte le manovre che di solito vengono effettuate prima del decollo (e propedeutiche a quest’ultimo), rendendo così necessario l’intervento delle forze dell’ordine (nella fattispecie, la Polizia). Gli agenti, giunti a bordo del velivolo, hanno fatto scendere la donna, ma nel frattempo i passeggeri hanno accumulato un ritardo di ben tre ore rispetto alla tabella di marcia. E, alla fine, l’aereo è decollato senza la donna e senza la sua videochiamata.