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Una supernova sarà visibile in cielo per mesi anche dagli amatori

Redazione 105

È la supernova più vicina vista negli ultimi cinque anni, un fenomeno rarissimo ed eccezionale

Le supernove sono eventi altamente energetici che segnano la fine della vita di una stella in un tripudio di colori e forme. E se gli scienziati hanno “sofferto” per la mancata esplosione di Betelgeuse, ecco che ora si possono rifare grazie all’astro esploso nel braccio della Galassia Girandola (M101). Questo evento sarà visibile per mesi, accompagnandoci dunque per tutta l’estate, anche per gli amatori con semplici telescopi. 

L’esplosione è stata chiamata SN 2023ixf ed è stata vista per la prima volta dallo scienziato Koichi Itagaki del Giappone il 19 maggio. L’esplosione cosmica è stata poi confermata dagli addetti ai lavori della Zwicky Transient Facility, un’indagine astronomica osservativa del cielo che utilizza una fotocamera avanzata collegata al telescopio Samuel Oschin in California.

Andy Howell, professore all’Università della California a Santa Barbara, ha spiegato come questo sia un fenomeno del tutto eccezionale e per questo molto importante. Ha infatti sostenuto: “Per ragioni che non comprendiamo completamente, le stelle massicce sembrano convolversi alla fine della loro vita, perdendo i loro strati esterni nello spazio. È semplicemente troppo difficile catturare una stella sul punto di morte perché la maggior parte o è lontana o non troviamo la supernova abbastanza presto. Questo evento ci insegnerà molto”. 

Per gli appassionati di astronomia, gli esperti hanno stabilito che l’esplosione cosmica è una supernova di tipo II, in cui il nucleo di una stella massiccia collassa improvvisamente quando esaurisce il carburante e non può contrastare la gravità. Anche la NASA ha fatto sapere come si tratti di uno spettacolo rarissimo. 

Si trova infatti a soli 21 milioni di anni luce da noi e lo scoppio è “la supernova più vicina vista negli ultimi cinque anni”. Poiché la supernova è relativamente vicina e giovane, per gli standard cosmici, gli scienziati sono ansiosi di studiarla, sperando che possa fornire nuovi interessanti dettagli sull’evoluzione delle stelle massicce e su come muoiono. Insomma, tutti pronti con il naso all’insu a scoprire le meraviglie che il nostro cosmo ci regala?

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