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CSI Milano: Massimo Picozzi racconta tre storie legate all’odio
Nel tanto atteso appuntamento di CSI Milano questa volta si parla di tre storie, lontane nel tempo e nello spazio ma accomunate da un sentimento di odio
Il criminologo Massimo Picozzi è tornato ai microfoni di C.S.I. Milano, nel consueto appuntamento con il podcast condotto da Tony & Ross. Nell’ultima puntata, i tre hanno acceso i riflettori su tre storie solo apparentemente distanti le une dalle altre, ma unite da disagio psichico che, in tutti i casi, ha portato i protagonisti a compiere gesti di morte legati al sentimento dell’odio.
La prima storia è infatti quella di Ronald Gene Simmons, nato a Chicago il 15 luglio 1940. Il patrigno fa l’ingegnere nella U.S. Army e Ronald ne subisce il fascino, al punto di arruolarsi nella U.S. Navy al compimento del suo 18esimo compleanno. Dalla marina si sposta poi nell’aviazione e, prima di congedarsi, ci passa ventidue anni, accompagnati da note di merito e una medaglia al valore. Nel 1982 Simmons arriva con la famiglia, composta dalla moglie e dai suoi 7 figli a Dover, dove compra un pezzo di terra che battezza “Mockinbird Hill”. Qui Ronald perde la testa: segni evidenti di violenza appaiono sui figli, i vicini li vedono zoppicare, notano qualche livido, un occhio nero, finché nel 1987 l’uomo esplode definitivamente.
Robert invece vive in Germania con la famiglia: nel 2022 è uno studente svogliato che a scuola contro voglia. I genitori lo rassicurano, ma non sanno che Robert a scuola non ci va più da tempo. è infatti stato espulso perché mancava alle lezioni e poi l’hanno sorpreso a falsificare la firma dei genitori sul libretto delle giustificazioni. Per settimane Robert ha vissuto in una specie di sogno, caricandosi di una rabbia contro tutti ma soprattutto verso la scuola che lo ha respinto, fino a imbracciare un fucile a pompa e una Glock 9 millimetri e aprire il fuoco verso i compagni di classe.
Infine, Sylvia Seegrist che nel 1986 affronta la prima giornata in un Tribunale americano, accusata di quattro omicidi e sette tentati omicidi aggravati della premeditazione, accompagnata dai futili motivi. Ma è la madre di Sylvia a raccontare la verità: Sylvia non è cattiva, ma deve fare i conti con le sofferenze e le battaglie contro un nemico subdolo e feroce come la schizofrenia.
Ascolta qui sotto l'intervento completo di Massimo Picozzi in diretta a 105 Friends!