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Alla scoperta della nuova tendenza: "marcire a letto”
Sempre più persone hanno deciso di abbracciare il nuovo trend, rimanere a letto più tempo possibile incuranti di tutte quelle che sono le responsabilità che ogni giorno si devono affrontare
Nascono sempre nuove tendenze dedicate alla cura della persona. Da tecniche di skincare sconosciute a diete che promettono risultati immediati, più spesso la cura della persona è spesso focus della maggior parte dei contenuti digitali che attualmente possiamo trovare sul web.
L’ultimo trend, sempre dedicato a quello che è considerato “benessere” della persona, è una tecnica molto semplice e consiste nel semplice “marcire a letto” più tempo possibile. La tecnica è stare a letto tutto il giorno, senza preoccuparsi di niente: nulla di quello che accade al di fuori della stanza deve interessarti.
Secondo la dottoressa psicologa Katrina Ostmeyer però, la decomposizione a letto potrebbe causare grandi danni alle persone: “Sebbene la maggior parte delle persone apprezzi una buona giornata di ozio, la nuova tendenza del ‘dormire Male ’ sembra un modo per rendere popolare un modello di comportamento che può essere molto dannoso per molti. Quando passiamo le nostre giornate sdraiati a letto e impegnati in attività passive, limitiamo le opportunità di trovare rinforzi e significato nella nostra vita”. Oltre al parere della psicologa, vi è un secondo parere della dottoressa Theresa Marko, che afferma: “L’inattività genera inattività: meno ci si muove e meno ci si sente in grado di eseguire movimenti. La prolungata permanenza a letto non fa bene ai muscoli e alle articolazioni; dopo un paio di giorni di permanenza a letto si inizia a perdere massa muscolare, il che significa che si diventa più deboli”.
Insomma, la pratica che in questo momento si sta diffondendo sembra essere nociva sia per la salute che per la nostra mente. Un’altra visione arriva dal dottor Jessi Gold, assistente alla cattedra di psichiatria dell’Università di Washington, che commenta il nuovo fenomeno con le seguenti parole: “Ma se abbiamo bisogno di dormire, dobbiamo chiederci se il sonno è ristoratore o evitante. Dormite perché non volete essere svegli, a causa dello stress e dell’ansia o delle cose che dovete fare, o dormite perché ne avete effettivamente bisogno? Non dovete sempre combattere l’impulso di andare a letto, ma chiedetevi perché”.