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Emanuele Filiberto: "Nel mio matrimonio il tradimento è contemplato”

Redazione 105

Poi l’ammissione sull’uso di droghe: “È una cosa che ho sempre detto. Va con il fatto di esser chiusi, introversi”

Durante l'ospitata nella puntata di Belve, Emanuele Filiberto di Savoia si è aperto con il pubblico, rivelando aspetti del suo lato "segreto” ed anche temi complessi.

Uno degli argomenti toccati dalla giornalista è quello che riguarda la causa di Emanuele verso un editore, che ha deciso di pubblicare il dizionario dei capi di stato omosessuali e bisessuali in cui si dichiarava che il nonno Umberto II era omosessuale: “Era una stupidaggine. Prima di tutto non si parla dei morti, e soprattutto non si parla dei morti per dire una cosa che è una stupidaggine. Mio nonno ha avuto una moglie, ha avuto quattro figli, e tutt’un tratto fai uscire questa cosa. Si chiama una gran stronzata, scriverlo su un libro. Ma poi dammi delle prove, no? No, niente”.

Spazio anche al matrimonio con Clotilde Courau, che ha resistito nonostante le turbolenze date dai tradimenti: “Purtroppo sono successi: ci sono state delle spiegazioni, ci sono stati dei perdoni, non subito”, afferma Emanuele dichiarando che loro sono una coppia in cui il tradimento è contemplato, in cui l’amore ed il rispetto l’un l’altro va ben oltre le questioni di adulterio.  

Un altro sasso che Emanuele si toglie dalla scarpa, causa le domande della giornalista è la questione droghe, dove afferma: “È una cosa che ho sempre detto. Va con il fatto di esser chiusi, introversi, di non poter affrontare l'altro in una maniera normale e sana come oggi potrei fare. Questi paradisi artificiali ti aprivano e ti facevano mostrare dei sentimenti che normalmente non avresti mai mostrato”, quando la Fagnani chiede quali tipo di droghe lui assumesse, la risposta è stata: “Ce ne son state parecchie, però a quell'epoca andava molto la cocaina purtroppo”.

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