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Paola Turani in lacrime: "Attaccata come mamma, la pagherete"
“Se tutte le altre volte sorvolavo, facevo finta di niente, non la davo vinta a nessuno, non replicavo, questa volta non ci sto”
Paola Turani si è sfogata contro gli hater che ogni giorno minano le sue sicurezze e la criticano per la sua vita, che condivide sui social. Come ogni personaggio pubblico è estremamente esposta, ecco perché spesso viene attaccata dai leoni da tastiera. Sebbene di solito riesca a trattenersi, questa volta non è riuscita a farlo, perché è stata criticata come mamma. Un insulto troppo pesante da sopportare, che l’ha colpita nel profondo.
In lacrime, racconta su Instagram cosa è successo e perché i commenti degli hater l’hanno ferita. L'influencer lascia intendere che è stata criticata duramente per aver trascorso alcune ore di svago con gli amici mentre suo figlio era con la babysitter del resort. “È la prima volta che succede perché negli anni in cui sono su Instagram mi è capitato di tutto e me ne sono state dette di ogni, ma questa volta hanno un peso diverso e per me grandissimo perché si parla e si infanga la mia persona e soprattutto il mio ruolo di mamma”.
“Se tutte le altre volte sorvolavo, facevo finta di niente, non la davo vinta a nessuno, non replicavo, questa volta non ci sto. Sono state scritte e dette cose non vere che mi feriscono profondamente che vanno ad attaccare quello che è il mio ruolo di mamma. Questo credo che sia per tutte le mamme e per tutte le donne il punto che forse fa più male e facendo queste storie io so che le persone che dicono queste cose rimarranno contente perché godono nel fare del male agli altri”. Poi, avvisa di essersi rivolta a un avvocato e chi l’ha insultata dovrà prendersi le proprie responsabilità. “Sapevo che sarei crollata perché è da ieri che piango e i miei occhi possono parlare per me ma quello che voglio dirvi è che ovviamente saranno e sono già state contattate dall’avvocato e saranno diffidate e io vi giuro che farò il possibile per trovare anche il nome della persona che ha detto queste cose non vere. È facile dire e sparare sentenze gravissime rimanendo anonima ma io voglio il nome e cognome di questa persona, che è una mamma che era lì nella struttura esattamente come me. Che coraggio devi avere per comportarti così?”.