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Perché dopo il vino rosso viene mal di testa? Risponde la scienza
Questa comune bevanda alcolica contiene un antiossidante che può provocare la cefalea per via dell’accumulo di tossine
Quante volte vi siete svegliati con un forte mal di testa dopo una serata a base di vino rosso? Moltissime persone soffrono di questo disturbo, che può rovinare un’intera giornata e farci pentire di aver bevuto un bicchiere di troppo il giorno precedente. Sappiate che è una sensazione normale perché – come spiegano gli esperti – il vino rosso contiene un antiossidante che può provocare la cefalea per via dell’accumulo di tossine.
Alcune persone vengono colpite da dolorosi mal di testa dopo aver bevuto il vino rosso, onnipresente sulle tavole degli italiani, soprattutto durante le festività natalizie. Visto che il momento del cenone si avvicina, sappiate che nei giorni successivi potreste alzarvi con una forte cefalea per un motivo ben preciso. L’importante è non allarmarsi, perché si tratta di una conseguenza comune in molte persone, causata dalla composizione della bevanda alcolica. Secondo un lavoro pubblicato su Scientific Reports, sarebbe uno dei flavanoli a causare questo disturbo fisico.
Queste sostanze hanno effetti antiossidanti, perché limitano i danni a cellule e tessuti. Purtroppo, però, hanno anche effetti avversi. A livelli elevati, infatti, può essere responsabile di rossore facciale, mal di testa e nausea. “Quando entra nel circolo sanguigno, l'organismo lo converte in una diversa forma chiamata quercetin-glucuronide”, spiega Andrew Waterhouse. Il livello di quercetina contenuta nei vini rossi può causare forti mal di testa, peggiorando la sensazione di chi già ne soffre quotidianamente.
L’incubo di chi si risveglia con il mal di testa dopo una cena sta per finire. Infatti, molti ricercatori stanno cercando la soluzione per diminuire il livello di quercetina, con l’obiettivo di offrire ai consumatori un vino rosso con meno impatto sulla cefalea.