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Apprendiamo la lingua madre prima ancora di nascere: lo studio

Redazione 105

Sembra che il nostro cervello sia già pre-programmato per una lingua specifica nel momento stesso della nascita

Quando inizia il nostro percorso di apprendimento della lingua madre? Secondo un recente studio, questo processo ancor prima della nascita, addirittura durante il periodo di gestazione nell’utero materno. La lingua che parliamo è infatti il risultato dell’insegnamento dei nostri genitori e delle persone con cui interagiamo nel paese in cui nasciamo. Sorprendentemente, sembra che il nostro cervello sia già pre-programmato per una lingua specifica nel momento stesso della nascita. 

La ricerca ha rivelato che il processo di apprendimento della lingua madre avviene durante i nove mesi di gestazione, portando con sé una ricca gamma di informazioni acquisite durante questo periodo cruciale. Mentre il feto si sviluppa nell’utero, si instaura un legame con la madre che coinvolge aspetti fisici, emotivi e psicologici. Questo fenomeno unico consente al nascituro di rispondere agli stimoli sonori, tra cui la voce della madre, offrendo una connessione sin dalla fase prenatale.

Gli esperti suggeriscono che gli eventi e le esperienze emotive durante la gravidanza possono influenzare il bambino. Ad esempio, lo stress vissuto dalla madre potrebbe trasmettere reazioni emotive al feto attraverso ormoni e altri meccanismi. La questione del linguaggio durante questa fase è stata a lungo oggetto di interrogativi scientifici. Mentre gli scienziati conoscevano la straordinaria capacità dei neonati di imparare il linguaggio nel primo anno di vita, c’era incertezza su come il cervello dei bambini potesse assimilarlo attraverso l’esposizione nel ventre materno.

Lo studio ha rivelato che i neonati appena nati sono già “sintonizzati” con la lingua a cui sono stati esposti durante la gravidanza. Le onde cerebrali dei neonati appaiono allineate al linguaggio materno. Benedetta Mariani, una studentessa del Centro di Neuroscienze dell’Università di Padova, insieme al suo team, ha scoperto che i neonati esposti alla lingua madre erano predisposti all’apprendimento delle parole e del linguaggio a lungo termine. Questi risultati, secondo gli esperti, costituiscono la prova più convincente fino ad oggi che l’esperienza linguistica modella già l’organizzazione funzionale del cervello infantile prima ancora della nascita.

La ricerca ha coinvolto 33 partorienti francesi seguite presso l’ospedale Robert Debré di Parigi. Utilizzando l’encefalografia (EEG), i ricercatori hanno monitorato le onde cerebrali dei neonati nei primi cinque giorni dopo la nascita. Si è scoperto che i neonati umani acquisiscono il linguaggio con notevole facilità rispetto agli adulti, ma le basi neurali della loro notevole plasticità cerebrale per il linguaggio rimangono poco comprese.

Nonostante i bambini possano imparare qualsiasi lingua durante il primo anno di vita attraverso stimoli esterni, sembrano comunque predisposti ad apprendere la lingua della madre nel momento della nascita. L’esperienza prenatale influisce sullo sviluppo futuro del linguaggio, specialmente tra i cinque e i sette mesi di gravidanza, quando il feto inizia ad udire suoni esterni. Ascoltare musica e melodia durante questo periodo potrebbe anche contribuire alle future abilità musicali del bambino.

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