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Avvistato per la seconda volta un uccello metà maschio e metà femmina

Redazione 105

Questa particolare condizione molto rara è spesso causata da errori durante la meiosi cellulare dell’uovo

Recentemente in Colombia è stato segnalato un raro avvistamento di un uccello mielero verde (Chlorophanes spiza). Ma per quale motivo è un evento straordinario di cui parlarne? Semplice: l’animale presentava una caratteristica molto particolare. Era infatti un esemplare ginandromorfo, ovvero metà femmina e metà maschio. L’osservazione è stata effettuata dallo zoologo Hamish Spencer dell’Università neozelandese di Otago e dall’ornitologo John Murillo.

Il ginandromorfismo, così viene chiamato in gergo tecnico, è una condizione eccezionalmente rara, soprattutto negli uccelli, e si verifica quando un individuo presenta caratteristiche fisiche sia maschili che femminili. Nel caso di questo mielero verde, il piumaggio del corpo era diviso esattamente a metà tra il colore maschile (blu) e quello femminile (verde). Questo rappresenta il secondo caso di ginandromorfismo documentato per questa specie in oltre cento anni.

Lo zoologo Hamish Spencer, che ha descritto l’evento nel Journal of Field Ornithology, ha sottolineato l’unicità di questa osservazione, definendola “più unica che rara”. Le fotografie dell’uccello sono state definite tra le migliori che ritraggono un uccello ginandromorfo bilaterale selvatico, fornendo così un’opportunità unica per studiare questo fenomeno.

Ma perché avviene questa condizione? Il ginandromorfismo negli uccelli è spesso causato da errori durante la meiosi cellulare dell’uovo, che possono portare a una doppia fecondazione. Questo fenomeno può manifestarsi in diverse forme, come il ginandromorfismo bilaterale, in cui parti diverse del corpo mostrano caratteristiche sessuali opposte. Nel caso di questo mielero verde, il lato destro dell’uccello presentava il piumaggio maschile, mentre il lato sinistro mostrava il piumaggio femminile, invertendo l’orientamento rispetto all’unico altro caso documentato per questa specie nel 1914.

L’uccello è stato monitorato per 21 mesi e non ha mostrato comportamenti significativamente diversi dagli altri esemplari della sua specie. Questa rara osservazione ha dunque contribuito alla comprensione del ginandromorfismo negli uccelli e dei suoi impatti sulla vita degli animali.

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