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Cibo a terra? La scienza dice la sua sulla regola dei 5 secondi

Redazione 105

La pandemia ha messo in luce quanto sia cruciale garantire la sicurezza alimentare: ecco quanto emerge dagli ultimi studi

Per anni, la "regola dei 5 secondi" ha illuso generazioni: se il cibo cade a terra, basta raccoglierlo entro 5 secondi per poterlo mangiare tranquillamente. Ma è davvero così? Numerosi studi scientifici hanno smentito questa credenza popolare, dimostrando che i batteri possono contaminare il cibo in modo rapido e significativo, anche in meno di un secondo.

Già nel 2003, uno studio della microbiologa Jillian Clarke dimostrò che l'Escherichia coli, batterio responsabile di problemi gastrointestinali, si trasferisce sul cibo quasi istantaneamente al contatto con una superficie contaminata.

Successivamente, nel 2006, un'altra ricerca rivelò che la Salmonella può compromettere l'integrità del cibo immediatamente dopo il contatto con qualsiasi superficie, indipendentemente dalla sua natura.

Queste scoperte scientifiche sottolineano l'importanza di seguire adeguate pratiche igieniche per evitare intossicazioni alimentari.

In un'epoca di grande attenzione alla sicurezza alimentare, come quella che stiamo vivendo, è fondamentale sfatare miti come la regola dei 5 secondi. Consumare cibo caduto a terra, anche per pochi secondi, comporta un rischio concreto per la salute.

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