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Svolta nella cattura del carbonio: arriva da un legno mai osservato
Alcuni paesi dell’Asia orientale hanno già iniziato a piantare Liriodendron per migliorare la cattura del carbonio
Recentemente è stata fatta una scoperta che potrebbe avere un impatto significativo sulla gestione del carbonio: un nuovo tipo di legno mai osservato prima. Questa innovazione proviene dall’albero dei tulipani, noto come Liriodendron, che include due specie principali: Liriodendron tulipifera e Liriodendron chinense. Questi alberi, conosciuti per i loro fiori ornamentali e foglie eleganti, nascondono un legno con caratteristiche inedite che potrebbero rivelarsi fondamentali per migliorare la cattura del carbonio.
Il legno di Liriodendron non è né particolarmente duro né morbido, ma presenta una struttura unica e mai vista prima. Gli scienziati Jan Łyczakowski e Raymond Wightman, rispettivamente dell’Università Jagellonica e dell’Università di Cambridge, hanno identificato che il legno di questi alberi è caratterizzato da macrofibrille di grandi dimensioni, che potrebbero spiegare la sua efficacia nel trattenere il carbonio. Questa peculiarità strutturale potrebbe aiutare il legno a immagazzinare carbonio in maniera più efficace, soprattutto in condizioni di bassa disponibilità di CO2 atmosferica.
Questa scoperta è particolarmente rilevante poiché alcuni paesi dell’Asia orientale hanno già iniziato a piantare Liriodendron per migliorare la cattura del carbonio. I ricercatori ipotizzano che la struttura unica del legno di Liriodendron sia un adattamento evolutivo che ha contribuito a migliorare la capacità dell’albero di immagazzinare carbonio. La ricerca, condotta utilizzando la criomicroscopia elettronica a scansione, ha permesso di esaminare le pareti cellulari del legno in dettaglio, rivelando come queste possano fungere da importanti serbatoi di carbonio.
Questa nuova conoscenza potrebbe non solo aiutare a comprendere meglio la biologia degli alberi, ma anche contribuire a strategie più efficaci per la cattura del carbonio e la lotta contro i cambiamenti climatici. La diversità nelle strutture del legno, come quella recentemente scoperta, rappresenta un’opportunità preziosa per migliorare le tecniche di stoccaggio del carbonio e affrontare le sfide ambientali future.