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Gli uomini spesso non trovano le cose? “Colpa” della genetica
Per trovare una spiegazione bisogna guardare ai ruoli che maschi e femmine avevano nel periodo preistorico.
Il fatto che gli uomini spesso facciano più fatica delle donne a “trovare le cose” non è, come forse può sembrare, un luogo comune. A quanto pare, infatti, sarebbe una caratteristica legata a fattori di tipo genetico ereditati dai nostri antenati preistorici.
Secondo quanto riportato da Geopop, gli uomini avrebbero una vista periferica (ovvero la visione relativa a ciò che sta al di là del punto che si osserva) decisamente meno sviluppata rispetto a quella delle donne, che può arrivare anche a 180 gradi. Gli uomini, invece, possiedono una vista che va “fuori fuoco” già a 45° dal centro: sarebbe questo il motivo per il quale spesso fanno fatica a vedere cose che, magari, hanno a portata di mano. La visione maschile è invece molto sviluppata per ciò che riguarda la capacità di cogliere piccoli dettagli e osservare gli oggetti lontani e in movimento.
Per trovare una spiegazione, bisogna risalire a quella che era la differenza dei ruoli tra maschi e femmine nella preistoria. Gli uomini-cacciatori dovevano essere capaci di tenere sotto controllo (ed eventualmente puntare con precisione) oggetti e animali che si muovevano a distanza, senza farsi distrarre da ciò che circondava il loro obiettivo (“censurando” quindi la visione laterale). Le donne invece avevano il compito di badare ai figli, occuparsi dei campi e della casa, cercare bacche e radici: la visione laterale era nel loro caso necessaria per riuscire a tenere d’occhio più cose nello stesso tempo.
A supporto di questa teoria sono stati condotti diversi esperimenti durante i quali sono state analizzate le risposte di uomini e donne davanti a diversi stimoli. Anche il “controllo motorio” sembrerebbe essere condizionato dal passato: mentre gli uomini “cacciatori” hanno sviluppato un migliore controllo dei muscoli del braccio e della spalla; le donne “raccoglitrici” hanno un migliore controllo di quelli delle dita e del polso, quindi una maggiore precisione nell’afferrare gli oggetti.