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Friggitrice ad aria, come funziona? Risponde “La fisica che ci piace”

Redazione 105

L’influencer e divulgatore scientifico ha spiegato sui social come funziona realmente l’elettrodomestico più di moda degli ultimi tempi

La friggitrice ad aria è diventata un oggetto molto popolare nelle cucine di tutto il mondo, ma la sua reale utilità è ancora oggetto di discussione. Alcuni la vedono come una svolta rivoluzionaria per chi ama cibi croccanti senza l'aggiunta di grassi, altri la considerano un accessorio superfluo.

Il content creator @lafisicachecipiace ci aiuta a capire meglio il funzionamento delle friggitrice ad aria spiegando come sia basato semplicemente su una questione di fisica e di marketing. 

L’influencer spiega infatti come il nome del piccolo elettrodomestico svii dal suo vero funzionamento: “Partiamo dal nome, una pura scelta di marketing, sì perché una vera friggitrice immerge i cibi in un grasso ad alte temperature, olio”, in realtà spiega che “la friggitrice ad aria si comporta invece come un piccolo forno”

Ma come funziona quindi la friggitrice ad aria, conviene utilizzarla o il forno consuma meno?

Gli alimenti vengono inseriti in una camera di cottura, dove una resistenza riscalda l'aria e una ventola la distribuisce uniformemente. Questo processo utilizza la convezione, uno dei tre modi in cui il calore si propaga in fisica. Il vantaggio principale della friggitrice ad aria è nelle dimensioni compatte: la camera di cottura si scalda più velocemente rispetto a un forno tradizionale. Dal punto di vista dei consumi, la friggitrice ad aria raggiunge i 200°C con una potenza che varia tra i 1200 e i 2000 W, mentre un forno ventilato utilizza tra i 900 e i 1500 W. A prima vista, il forno sembrerebbe più efficiente dal punto di vista energetico, ma la friggitrice ad aria risulta comunque meno dispendiosa grazie alla rapidità di cottura: “Quindi chi vince per la fisica? Se dobbiamo cucinare grandi quantità usiamo il forno se dobbiamo cucinare piccole quantità e abbiamo la friggitrice, vince la friggitrice” - conclude il prof.

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