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Scamarcio: “In videocall con Johnny Depp mentre io ero in autogrill”

Redazione 105

“Lavorando su questo personaggio ho avuto la percezione che fosse una specie di alter ego di Johnny perché racchiude tutta una serie di dinamiche un po’ anarchiche, ingenue e pure”

Riccardo Scamarcio ha raccontato un episodio curioso alla conferenza stampa di Modi - Tre giorni sulle ali della follia di Johnny Depp. Il film segna il ritorno alla regia dell’attore – assente per un ritardo del suo aereo – dopo 25 anni dal suo esordio dietro la macchina da presa con Il coraggioso. Presentato alla 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma, racconta 72 ore della vita dell’artista Amedeo Modigliani. 

E l’interprete principale è proprio Scamarcio che ha spiegato come sia stato lavorare a questa pellicola: “Lavorando su questo personaggio ho avuto la percezione che fosse una specie di alter ego di Johnny perché racchiude tutta una serie di dinamiche un po’ anarchiche, ingenue e pure. Una personalità sempre pronta ad esplodere. Ho unito i puntini ed ho scoperto che questo Modigliani somiglia a Johnny, ma anche un po’ a me, seppur lontano da me stesso”. Poi ha rivelato da dove tutto è iniziato: “Ho incontrato Johnny Depp in videocall, lui era collegato dal suo ufficio a Londra io da un autogrill”.

Durante una recente intervista a Che Tempo Che fa, l’attore ha poi approfondito la storia del primo incontro con Depp: “Noi ci siamo incontrati in un distributore di benzina e stavo andando in Puglia con mia figlia e la tata. La nostra call telefonica era fissata per la serata ma questa chiamata è stata posticipata e quindi il nostro primo incontro è avvenuto dal benzinaio. Lui quando ha visto lo sfondo mi ha chiesto cos'avessi alle spalle e io gli ho risposto ‘Sono Arbre Magique, i profumatori’ e ho sentito che dall'altra parte dello schermo ha detto ‘Lui è il mio uomo’”. 

L’attore americano ha affermato: “Ho voluto Riccardo come protagonista perché mi ricorda Mastroianni”. Scamarcio, ridendo, ha replicato: “Beh, allora posso anche andarmene”.

Insieme a Scamarcio, un altro pezzo da 90 del cinema internazionale: Al Pacino, che nel film interpreta un collezionista americano. Poter recitare fianco a fianco per Scamarcio è stato “incredibile. Finché non abbiamo girato la scena insieme a lui non ci ho creduto. Mi sono detto ‘non può essere possibile che io sia il protagonista di un film di Depp e Pacino il comprimario’“, ha dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione del film. 

Il tema del film è il rapporto tra chi finanzia l’arte e l’artista, qualcosa di ben noto al cinema di oggi: “Noi sappiamo benissimo che i soldi servono per fare i film, ma sta diventando un sistema che è molto limitante in cui la parte economica e del marketing è preponderante”. Per gli artisti, invece, “il cinema è qualcosa di più intimo, necessario. E spesso questi due aspetti, soldi e arte, non vanno d’accordo”.

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