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Esiste un centro dell’universo? La scienza risponde
L’astronomia è una materia affascinante che fa porre molte domande. Questa è una delle più comuni
Negli anni ’20 l’astronomo americano Edwin Hubble scoprì che l’universo si stava espandendo in modo uniforme in tutte le direzioni. La “misura” dell’espansione è la costante di Hubble, parametro che attribuisce all’accelerazione cosmica un valore costante e ci dice che le galassie si allontanano le une dalle altre a una velocità proporzionale alla loro distanza. Con il tempo, quindi, le distanze tra galassie aumentano.
Una domanda che molti si fanno è se l’universo abbia un centro. Risponde a questa domanda il professor Amedeo Balbi dell’Università di Tor Vergata di Roma, interpellato da Passioneastronomia.it.
Innanzitutto occorre considerare che l’universo “non si espande dentro qualcosa perché l’universo stesso è tutto quello che c’è”. Le galassie si allontanano perché lo spazio si dilata: esse sono ferme ma vengono “trascinate via dall’espansione”. Per capire meglio questo punto si può pensare a un panettone: “Immaginate la pasta che lievita e gli acini di uva passa che stanno all’interno della pasta che si allontanano l’uno dall’altro con il passare del tempo. Stanno fermi, è la pasta che lievita e che li fa allontanare”.
Da questo esempio si deduce che non c’è un luogo specifico da cui l’universo si espande, né uno spazio esterno in cui avviene l’espansione. Ogni punto dell’universo è equivalente a tutti gli altri, e non esiste un centro privilegiato.