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Ritocchini estetici, le adolescenti lo chiedono per Natale: i rischi
Sempre più ragazze si rivolgono ai centri specializzati per “migliorare il loro aspetto”. Accompagnate da mamma e papà
A quanto pare le adolescenti di oggi hanno un chiodo fisso: quello del “ritocchino” estetico. Un desiderio dettato dai tempi: la corsa alla perfezione, alimentata dall’ideale di bellezza proposto sui social, è ormai ampiamente sdoganata.
I centri di medicina estetica sono sommersi dalle richieste: sempre più ragazze si presentano con i genitori per “migliorare il loro aspetto”. È una nuova forma di “ragalo” che le mamme e i papà fanno alle loro figlie. Lo spiega al Corriere Adriatico la dottoressa Roberta Lovreglio, dermatologa e coordinatrice nazionale del Cre, il Centro di medicina estetica e rigenerativa della Lilt (Lega italiana per la lotta ai tumori).
Le famiglie, spiega, hanno un ruolo cruciale e spesso sottovalutato: “Il problema nasce quando la minorenne è accompagnato dal genitore il quale pensa che la medicina estetica possa essere un regalo come un altro alla pari di uno smartphone, di un viaggio o di un motorino. Spesso sono gli stessi genitori ad assecondare le richieste delle figlie senza rendersi conto che questa procedura, se non effettuata da personale competente, può causare danni più o meno gravi”, afferma l’esperta, che sottolinea: “Le richieste più frequenti sono labbra alla francese o alla russa, filler al naso, occhi da volpe”.
Quando si ricorre a questo tipo di interventi, è importante considerare i rischi: “I danni possono essere più o meno seri a tutte le età. “Si può arrivare a necrosi, infezioni, ematomi, cisti nei casi di procedure eseguite da personale senza formazione professionale adeguata”, spiega la dottoressa. E conclude: “Noi medici abbiamo il dovere di spiegare a queste ragazze, ma soprattutto ai loro genitori, i rischi che si possono nascondere dietro alcuni trattamenti inutili in giovane età e che quei volti a cui si ispirano sui social spesso sono il frutto di immagini trattate con filtri fotografici o con l’intelligenza artificiale. Sono, quindi, standard di bellezza irrealistici e impossibili da raggiungere”.