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Prete rivela ai bambini delle elementari: “Babbo Natale non esiste”
Il reverendo ha poi chiesto scusa alla scuola, ai genitori e ai bambini
Un episodio recente accaduto in una scuola elementare di Lee-on-the-Solent, nell’Hampshire, ha suscitato grande scalpore e acceso un dibattito sul modo più appropriato di affrontare certe verità con i bambini. Durante una visita scolastica per parlare della Natività, il reverendo Dr. Paul Chamberlain, invitato dalla scuola, ha improvvisamente deciso di affrontare un argomento che non era stato concordato: l’esistenza di Babbo Natale.
Dopo aver terminato il suo intervento sulla storia della nascita di Gesù, il prete ha sorpreso gli alunni con questa affermazione: “Babbo Natale non esiste, sono i vostri genitori che comprano i regali e mangiano i biscotti”. I bambini, colti alla sprovvista, hanno reagito male e alcuni si sono addirittura messi a piangere, scioccati dalla rivelazione. Quando uno degli alunni ha chiesto chi fosse allora a portare i doni, il reverendo ha risposto senza esitazione, confermando che erano proprio i genitori a occuparsene.
L’incidente ha scatenato l’ira di molti genitori, che si sono sentiti privati di un momento speciale: quello di decidere come e quando rivelare questa verità ai propri figli. Secondo loro, il prete ha “rovinato il Natale” ai bambini, infrangendo una tradizione familiare che, per molti, rappresenta una parte importante delle festività.
Un portavoce della Diocesi di Portsmouth è intervenuto per chiarire la posizione del reverendo e spiegare quanto accaduto: “Paul ha riconosciuto che si è trattato di un errore di giudizio e che non avrebbe dovuto farlo. Ha chiesto scusa senza riserve alla scuola, ai genitori e ai bambini, e il dirigente scolastico ha scritto immediatamente a tutti i genitori per spiegare l’accaduto. La scuola e la diocesi hanno lavorato insieme per affrontare il problema, e il dirigente scolastico ha ora inviato una seconda lettera ai genitori, includendo le scuse di Paul”. Anche se il reverendo ha riconosciuto il suo errore e si è scusato pubblicamente, tuttavia, resta il rammarico per un momento magico che, per quei bambini, è stato spezzato in modo improvviso e inaspettato.