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Chi beve il gin tonic è uno psicopatico? Lo dice uno studio

Redazione 105

Una recente ricerca rivela come scoprire se una persona ha possibili tendenze psicopatiche

Capita spesso di usare le preferenze di gusto, come quella per un drink, per tracciare un profilo di una persona. Ma cosa c'è di vero dietro l'affermazione che chi beve gin tonic sia un "psicopatico"? Un recente studio dell'Università di Innsbruck ha indagato il legame tra gusti amari e alcuni tratti della personalità, generando un acceso dibattito, soprattutto riguardo al gin tonic.

La ricerca non si concentra esclusivamente sul gin tonic, ma più in generale sui cibi e bevande amare. L'attenzione mediatica si è poi focalizzata su questo cocktail, ma è importante contestualizzare correttamente i risultati. Lo studio suggerisce che le persone che preferiscono i sapori amari potrebbero mostrare una maggiore inclinazione a tratti come il sadismo, il narcisismo e il machiavellismo, la cosiddetta "triade oscura". Questi tratti si manifestano con comportamenti ambigui, freddi, egoisti e una certa mancanza di empatia.

Lo studio nel dettaglio:

La ricerca ha coinvolto un campione di 1000 persone, equamente suddivise tra uomini e donne. Ai partecipanti è stata presentata una lista di cibi e bevande con diversi sapori (amaro, dolce, salato e aspro), chiedendo loro di indicare le proprie preferenze. Successivamente, i partecipanti hanno compilato un questionario sulla personalità, volto a valutare il livello di stabilità emotiva e a individuare eventuali indizi di aggressività e sadismo. Le domande erano dirette, come ad esempio chiedere se provassero piacere nel tormentare gli altri.

I risultati e le interpretazioni:

L'analisi dei dati ha mostrato una correlazione tra la preferenza per i gusti amari e punteggi più alti nei tratti della "triade oscura". Questo non significa che chi beve gin tonic sia automaticamente uno psicopatico, ma che potrebbe esserci una maggiore probabilità di riscontrare determinati tratti della personalità in chi apprezza i sapori amari, come il caffè amaro o il cioccolato fondente. Gli scienziati ipotizzano che questa preferenza possa essere legata a una sorta di "ricerca della sensazione forte", paragonabile a un giro sulle montagne russe, dove si prova piacere in situazioni che inducono paura o eccitazione.

È fondamentale sottolineare che si tratta di una correlazione, non di una causa-effetto. Non tutti coloro che amano il gin tonic o i sapori amari sono sadici, narcisisti o machiavellici. Lo studio offre uno spunto di riflessione interessante sul legame tra gusti e personalità, ma non deve essere interpretato in modo semplicistico.

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