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Gli uomini che piangono sono gli amanti migliori, lo dice la scienza
Secondo gli esperti il modello di “mascolinità” sta cambiando. Non riguarda più l’essere “duri”, ma onesti, rispettosi ed emotivi
Contrariamente al luogo comune che vuole il “maschio” forte, impassibile, quasi di ghiaccio, pare che gli amanti migliori siano quelli più sensibili. Quelli che sentono le emozioni e sanno esprimerle, anche con le lacrime.
"Gli uomini che piangono sono gli amanti migliori", ha detto l’esperta di relazioni Marina Lazaris al The Sun. E ha aggiunto: "La linea sottile tra vulnerabilità e mascolinità è la sfida più grande per gli uomini nella società odierna". Secondo Lazaris, trovare un uomo a contatto con le sue emozioni consentirà di incontrare l’amore di una vita, piuttosto che di un giorno.
A quanto pare, le ragazze appartenenti alla Generazione Z l’hanno capito: la maggior parte di loro cerca uomini in contatto con il loro lato femminile.
Lo ha confermato al Post Adam Cohen-Aslatei, un matchmaker. "Penso che la definizione di cosa sia maschile stia cambiando. Alcune norme tradizionali stanno cambiando. La mascolinità oggi non riguarda l'essere un duro, ma l'essere onesti, rispettosi, protettivi ed emotivamente espressivi". Gli uomini di oggi sarebbero infatti “più a loro agio nel mostrare chi sono emotivamente, il loro sé autentico e nel lasciare che la loro personalità traspaia invece di erigere barriere o preoccuparsi di essere troppo emotivamente espressivi”.
Secondo il rapporto Dating Trends 2024 di Bumble, gli uomini americani (circa il 31%) durante gli appuntamenti si mostrano vulnerabili e aperti. Una nuova modalità espressiva che ha effetti benefici sullo stato emotivo degli stessi ragazzi: “Questo desiderio di rendere la salute mentale libera dallo stigma per gli uomini va di pari passo con il desiderio di rimodellare la mascolinità in modi che consentano una gamma estetica ed emotiva più ampia", ha riferito Bumble.