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Bdsm, una dominatrice: “Per un’ora di insulti mi pagano 60 euro”
La testimonianza di una donna di Parma che viene pagata da uomini che amano essere umiliati
Nel mondo Bdsm dolore fisico e umiliazione sono alla base del piacere. Si tratta di un gioco di dominazione/sottomissione tra persone adulte che condividono le stesse fantasie erotiche. C’è persino chi paga per farsi umiliare, anche via chat. Ne ha parlato in forma anonima una 30enne di Parma a Christian Donelli su ParmaToday.
La donna spiega di aver approcciato il Bdsm per piacere personale; poi ha iniziato a essere contattata da sconosciuti su Facebook o app di incontri, proponendo denaro in cambio di specifiche prestazioni: "Gli uomini mi chiedono di essere insultati in chat, ad esempio un quarto d'ora per 15 euro. Per circa un'ora di insulti mi pagano 60 euro. Ho accettato un po' per gioco, nel senso che se a loro faceva piacere per me non era un problema”.
Alcuni clienti, racconta, fanno richieste davvero particolari: “Ho avuto varie richieste di foto in pose ginnig simili alle contorsioni, che mi sono state fatte soprattutto da chi vedeva sui social che facevo o avevo fatto ginnastica ritmica".
Curiosamente, il “pezzo di corpo” che le hanno chiesto di più di scoprire sono i piedi: “Per il resto andavano benissimo i vestiti”. Forse però la richiesta più strana in assoluto è quella di chi ha voluto ricevere la foto di una cicatrice che la donna ha sul corpo a causa di un intervento al legamento crociato e al ginocchio. Nessun giudizio da parte sua: “Penso che ogni gusto sia rispettabile finché c'è consenso. Mi dispiace un po' che le persone non si sentano libere di esprimere le proprie preferenze con coloro con cui sono in relazione ma penso che resti di gran lunga meglio pagare qualcuno che lo fa liberamente”.