Beatrice Luzzi: “Con ‘Vivere’ 12 milioni al mese, ma mi consumava”

Beatrice Luzzi è stata protagonista delle ultime due edizioni del Grande Fratello: lo scorso anno come concorrente dove è arrivata seconda e quest’anno come opinionista in studio. Terminato il GF, è tempo di tirare le somme e lo fa in un’intervista al Corriere della Sera in cui racconta le due esperienze ma si apre anche dal punto di vista personale. 

La notorietà con Vivere 

La Luzzi deve la sua notorietà alla soap Vivere a cui ha partecipato tra la fine degli anni ’90 e primi anni 2000. Poi, però, ha deciso di lasciare quella serie, una scelta sofferta e le cui conseguenze non sono state semplici: “Guadagnavo 12 milioni di lire al mese, ero super popolare, però quel ruolo mi stava consumando l’anima, aveva eroso la mia identità. Rivolevo la mia privacy, la mia libertà. E ho mollato. L’ho pagata cara, per rimettermi sul binario ci ho messo un po’”. Ma non è l’unico rimpianto: “Nel 2001 mi offrirono un’altra fiction molto importante. Ma avrei dovuto lavorare di nuovo con un collega che non sopportavo. Rifiutai e persi il treno”.

La vita privata

Sul fronte sentimentale, invece, ora è single anche un po' per scelta: “In questo momento nella mia vita non resta spazio. Ho due figli adolescenti, è sempre una fase delicata, richiedono attenzioni. Se dovessi lasciarmi andare alla passione avrebbe la meglio su tutto il resto, perché quando amo sono assoluta, cerco la congiunzione totale di due vite”. Non c’è spazio nemmeno per Giuseppe Garibaldi, con cui ha avuto un flirt all’interno della Casa? “Con lui c’è stata decisamente una connessione ancestrale profonda, una magia che poi non si è integrata nella realtà”.

Il rapporto con Cesara Buonamici

Tornando al ruolo di opinionista, non è andata benissimo la convivenza con Cesara Buonamici. I rapporti non erano buoni nemmeno quando era concorrente e nulla è cambiato, anzi: “Quando nella scorsa edizione ero al ‘Grande Fratello’ come concorrente e subivo molestie psicologiche, lei non ha mai speso una buona parola. Non mi sopportava. Quest’anno non mi ha accolto con grande entusiasmo. E non l’ho mai sentita dalla mia parte”. Insomma non andranno certo a cena insieme: “Direi di no”.