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Glutine: cos’è, fa davvero male e cosa succede se lo eliminiamo
Ultimamente è diventato “di moda” mangiare senza glutine
Negli ultimi anni, il glutine è stato al centro di molte discussioni legate alla salute, tanto da diventare un termine controverso nel campo dell’alimentazione. Si tratta di una proteina presente in cereali come il grano, l'orzo e la segale ed è quello che conferisce la struttura e la consistenza ai prodotti da forno come il pane. Nonostante la sua cattiva reputazione, il glutine non è intrinsecamente pericoloso per la maggior parte delle persone. Anzi, i cereali integrali che lo contengono sono ricchi di proteine, fibra e vitamine che apportano benefici alla salute, inclusa quella cardiovascolare.
Chi deve evitare il glutine?
Il motivo per cui il glutine ha acquisito una cattiva reputazione è legato a condizioni mediche specifiche. Le persone con celiachia, un disturbo autoimmune, devono assolutamente evitare il glutine, poiché l'ingestione provoca danni all’intestino tenue e può portare a gravi complicazioni. Un'altra condizione che può richiedere l’eliminazione del glutine è la sensibilità al glutine non celiaca (NCGS), che provoca disturbi digestivi senza danneggiare l’intestino. Inoltre coloro che soffrono di allergia al grano o di alcune patologie gastrointestinali, come la sindrome dell'intestino irritabile (IBS), potrebbero trarre beneficio da una dieta senza glutine, anche se il miglioramento dei sintomi non è sempre completo.
Perché eliminare il glutine è diventato una tendenza?
Di recente, però, la dieta senza glutine ha visto un aumento esponenziale della sua popolarità, spinta da una crescente pubblicità e dalla convinzione che l'eliminazione di questa proteina possa migliorare la salute. Tuttavia la maggior parte degli studi scientifici non supporta queste affermazioni. La percezione che il glutine sia dannoso per tutti è alimentata anche dal marketing alimentare, che ha sfruttato il trend per vendere prodotti etichettati come senza glutine anche quando non sarebbe necessario evitarlo. Un esempio di questa tendenza sono i prodotti che normalmente non contengono glutine, come le patatine o l'acqua in bottiglia, che vengono etichettati come tali solo per attirare i consumatori.
I rischi di una dieta senza glutine
Nonostante l'idea che una dieta senza glutine possa essere più sana, numerosi studi suggeriscono che eliminare questa proteina senza una ragione medica potrebbe non essere vantaggioso. Infatti, alcuni prodotti senza glutine possono contenere meno proteine, fibra e nutrienti essenziali rispetto ai loro equivalenti contenenti glutine. Alcuni studi hanno anche dimostrato che questi alimenti sono più ricchi di grassi saturi, carboidrati e calorie, il che può aumentare il rischio di aumento di peso. Inoltre l'assenza di glutine non è una soluzione mirata per la perdita di peso e, in alcuni casi, può persino compromettere l’assunzione di nutrienti essenziali come ferro e folato.