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“Un Dio digitale scrive la realtà”: la Prompt Theory spiegata
Quando il digitale diventa fede: la nuova religione dei prompt che riscrive l’universo
Immagina un Dio nascosto in un’altra dimensione che, tramite “prompt” scritti, modella con precisione ogni dettaglio della nostra realtà.
Cos’è la Prompt Theory: la nuova fede digitale
Questa è la base della Prompt Theory, una nuova religione digitale che sta conquistando sempre più seguaci online. Secondo questa visione, la Terra è una simulazione artificiale controllata da un’entità superiore, un Dio digitale che plasma il nostro mondo attraverso comandi e codici.
Cosa c’entra Google Veo 3
A supporto di questa tesi, si citano figure create artificialmente da Veo 3, il nuovo programma di intelligenza artificiale di Google per la creazione di video. Come riporta Fanpage: “Il Prompter diventa un Dio narrativo, una forza esterna che scrive il copione della vita. È una proiezione collettiva di un desiderio antichissimo: la ricerca di un senso, un autore dietro tutto. È lo stesso meccanismo con cui è nato Dio”.
La Prompt Theory poggia su una convinzione quasi religiosa: tutto ciò che esiste, dalla Terra all’intero universo, sarebbe una simulazione artificiale. Questa idea si diffonde tramite video virali su Instagram e TikTok. Alcuni di questi contenuti mostrano avatar digitali che arrivano a dichiararsi “reali” e a contestare i loro creatori, alimentando un’adorazione incontrollata per l’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale resta una creazione umana
Vale la pena ricordare che, per quanto avanzata, l’intelligenza artificiale è e rimane una creazione dell’uomo. Teorie come la Prompt Theory, per quanto affascinanti, si fondano spesso su un entusiasmo privo di spirito critico, che confonde immaginazione e realtà, tecnologia e verità.
In un’epoca in cui la narrazione digitale plasma il pensiero collettivo, distinguere tra suggestione e conoscenza resta più che mai essenziale.