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La verità sulle cipolle che ci fanno piangere: la scienza spiega

Redazione 105

Non è magia né cattiveria: dietro al pianto c’è una reazione chimica affascinante

Tagliare una cipolla sembra un gesto semplice, ma in realtà è un vero e proprio rito che quasi sempre finisce con occhi lucidi e lacrime. 

La cipolla non fa piangere per cattiveria, ma per difendersi con un sorprendente meccanismo biologico.

 

Cosa succede quando tagli una cipolla

Quando tagliamo una cipolla, le sue cellule si rompono e rilasciano enzimi che, entrando in contatto con alcune sostanze contenute nei vacuoli vegetali, scatenano una reazione chimica particolare. 

L’attore principale di questo processo è l’enzima allinasi, che trasforma un amminoacido solforato chiamato “S-1-propenil-L-cisteina solfossido" in un composto molto volatile: il propanetiale ossido.

Questa molecola si disperde rapidamente nell’aria e, una volta raggiunti gli occhi, reagisce con l’umidità della cornea trasformandosi in acido solforico, una sostanza irritante che provoca il fastidioso bruciore. Come risposta, il nostro corpo attiva le ghiandole lacrimali per diluire e allontanare l’agente irritante, causando così le lacrime.

 

Come evitare di piangere con le cipolle

Anche se si tratta di un meccanismo di difesa naturale, esistono alcuni semplici trucchi per ridurre questo fastidio: 

  • Raffreddare la cipolla prima di tagliarla, rallentando così l’attività degli enzimi e diminuendo la dispersione dei gas irritanti;
  • Usare coltelli ben affilati, che danneggiano meno le cellule della cipolla;
  • Tagliare la cipolla sotto l’acqua corrente che aiuta a disperdere il gas prima che raggiunga gli occhi

Quindi, la prossima volta che ti ritroverai con gli occhi pieni di lacrime e il coltello in mano, ricorda: non è una punizione divina né una vendetta personale della cipolla. È solo la natura che fa il suo gioco, con un piccolo trucco chimico tutto da ammirare.

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