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Credits: Getty Images
08 Settembre 2025
Redazione 105
Quello che un tempo era un semplice gioco all'aperto è entrato ufficialmente nel mondo dello sport professionistico.
A novembre, in Francia, prenderanno il via i primi Campionati Mondiali di Chase Tag, trasformando le corse improvvisate dei bambini in una competizione ad alta tensione, con atleti, strategie e un titolo da conquistare.
Dietro a questo circuito c’è la World Chase Tag, fondata nel 2017 dai fratelli Christian e Damien Devaux. L’organizzazione ha dato vita a un vero e proprio calendario internazionale, con tornei nazionali (USA, Cina, Francia, Regno Unito) e continentali, che culminano nel Mondiale.
L’acchiapparella, così come lo conosciamo, è stata reinventata e codificata nel Chase Tag, una disciplina spettacolare che eleva la corsa e l’agilità a livello agonistico.
Le sfide si svolgono all’interno di un’arena piena di ostacoli, chiamata “quad”, dove si affrontano due atleti: il chaser (inseguitore) e l’evader (fuggitivo). L’obiettivo è semplice: il chaser deve toccare l’avversario con le mani entro 20 secondi.
Manovre veloci, salti e agili scivolate sotto le strutture fanno parte del repertorio di ogni atleta. Se il chaser riesce nell'impresa, vince; altrimenti, la vittoria va all'evader.
La competizione a squadre è il vero fulcro del gioco, con due formazioni da sei giocatori che si affrontano in 16 duelli individuali. Ogni scontro dura 20 secondi e il vincitore rimane in campo come fuggitivo per la sfida successiva, in una dinamica unica nel suo genere. In caso di parità, si ricorre a un round supplementare.
Le regole due ma sono severe: non è consentito toccare l'avversario con i piedi ed uscire dal perimetro.
L’acchiapparella non è più soltanto un ricordo d’infanzia, ma una disciplina che unisce spettacolo, velocità e tattica. Con i Mondiali ormai alle porte, il Chase Tag si prepara a conquistare un pubblico sempre più vasto, trasformando un gioco universale in uno sport globale.