Tutto News
Credits: Getty Images
25 Settembre 2025
Redazione 105
È capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di fronte ad una situazione inaspettata e pericolosa di farsi prendere dal panico. Quel senso di vertigine, la mente che si svuota, il cuore che batte all'impazzata: sono reazioni umane e comprensibili.
Tuttavia, in casi come un'esplosione nucleare, la preparazione può fare la differenza tra vita e morte.
La prima cosa da fare è coprirsi gli occhi, abbassarsi a terra e cercare riparo. Subito dopo l’esplosione, infatti, si verifica un flash nucleare luminoso e potente, e anche solo l’esposizione diretta alla luce può essere fatale.
Il secondo passo è scegliere un luogo in cui rifugiarsi. L'ideale è un bunker anti-radiazioni, se non c’è, basta un riparo con pareti spesse, come una cantina, un corridoio interno o un bagno senza finestre. Materiali come cemento, mattoni o pietra offrono una protezione significativa dall'onda d'urto e dalle radiazioni iniziali.
Dopo l'onda d'urto e il flash, la minaccia è il fallout radioattivo, una serie di particelle di polvere contaminate che, trasportate dal vento, si depositano su ogni superficie.
Per proteggersi è essenziale quindi sigillare porte, finestre e qualsiasi fessura, spegnere i sistemi di ventilazione e creare una barriera usando nastro adesivo o panni umidi.
Infine, l’aspetto psicologico, forse il più difficile da gestire. Dopo un evento del genere, è importante rimanere al chiuso per almeno 24 ore, in attesa di istruzioni dalle autorità.
Un ultimo consiglio è cercare di avere un kit di sopravvivenza, che includa:
Un attacco nucleare resta un'ipotesi remota, ma conoscere i rischi e avere un piano d'azione può ridurre il caos e aumentare le chance di farcela.
Ricorda quindi le regole d'oro per i primi 10 minuti: