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Eddie Brock nel suo monologo a “Le Iene”: “Coccolate i vostri sogni”
Una canzone virale gli ha cambiato la vita, ma non del tutto: il suo invito a non mollare mai
Edoardo Iaschi è stato protagonista di un potente monologo nella puntata di ieri de Le Iene, andata in onda su Italia 1. Per molti questo nome non dirà nulla, ma se già diciamo “Eddie Brock”, allora una lampadina si accende. Eddie Brock è infatti un giovane cantautore romano classe 1997 che negli ultimi mesi ha conquistato il pubblico grazie al successo virale del singolo Non è mica te.
Il successo all’improvviso
Ed è proprio di questa popolarità improvvisa che Edoardo ha parlato, portando sul palco un monologo che racconta con lucidità e delicatezza la sua doppia identità: quella dell’uomo che ancora oggi lavora come operatore turistico e quella dell’artista che ha visto una sua canzone esplodere sui social, trasformando in realtà un sogno coltivato per dieci anni.
Il suo discorso è iniziato così: “Sì, lo so. Adesso ti starei chiedendo: ‘Ma questo, chi è?’. Mi presento, sono Eduardo Iaschi, faccio l'operatore turistico a Roma, Valigie, chiavi e check-in. La colazione dalle 7 e le 10. Ma sono anche Eddie Brock, un cantautore. O almeno per tanti lo sono diventato da quando una mia canzone in pochi mesi è esplosa ovunque, facendo impazzire il social e urlare a squarciagola migliaia di persone”.
Il lavoro da operatore turistico continua
Un successo aspettato da tanto, tantissimo, ma che gli ha stravolto la vita. Eppure non lo ha cambiato del tutto perché continua comunque a fare lo stesso mestiere di prima: “Come Eddie Brock sono frastornato, è una botta emotiva che ti ribalta il mondo. Ma come Eduardo Iaschi porto ancora le valigie ai turisti, consegno le chiavi della loro stanza e con vista sul Roma. E sì, oggi qualcuno mi chiede una foto. Ma faccio ancora il mio lavoro, mentre vivo un sogno. Dieci anni a scrivere canzoni e a registrarle nelle notti con anni di palchi improvvisati e locali mezzi vuoti. Poi, niente. Arriva tutto questo di botto, senza senso, senza che nessuno l'avesse previsto. Tanto meno io”.
Infine un invito potente a non mollare, anche quando tutto sembra fermo. Un invito a tanti ragazzi come lui che inseguono un sogno: “Voglio dirvi una cosa. Continuate. Continuate a fare quello che vi accende il petto, anche quando sembra inutile, anche quando sembra lento, anche quando sembra una perdita di tempo. Coccolate sempre i vostri sogni, ma fatelo con amore perché amarsi è la rivoluzione. Io sono come voi, non ho niente di speciale, ma non ho mai smesso di sognare, perché, come diceva Forrest Gump, ‘La vita è come una scatola di cioccolatini. Non sai mai quello che ti capita’”.