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Password deboli: le abitudini a rischio di Gen Z e over 80 nel 2025
La sicurezza non ha età: la Gen Z ha le stesse abitudini a rischio degli over 80. Sfatato il mito della competenza digitale giovanile
Si crede che i giovani abbiano una comprensione innata e superiore dei pericoli del web. tuttavia non è così. A smentire questa teoria ci hanno pensato i ricercatori di NordPass, rivelando che quando si parla di sicurezza, le generazioni sono più vicine di quanto si pensi.
Come riportato da Il Fatto Quotidiano: "Tendiamo a dare per scontato che le generazioni più giovani... abbiano una comprensione più elevata della sicurezza informatica e dei suoi rischi. Tuttavia, le abitudini di un diciottenne in materia di password sono molto simili a quelle di un ottantenne".
La mancanza di consapevolezza sui rischi è un dato trasversale. A confermarlo è l'indagine annuale “Top 200 Most Common Passwords”, che ha svelato una verità scomoda: le password usate dalla Gen Z e dagli over 80 risultano ugualmente deboli e prevedibili.
Nonostante gli anni che passano e la costante evoluzione delle minacce digitali, la comodità vince sulla prudenza.
Le password più usate nel 2025
La classifica delle password più utilizzate nel 2025 include:
- al primo posto “admin”, un termine tecnico che dimostra quanto gli utenti si affidino alle configurazioni predefinite, che sono anche le prime che i cracker provano a indovinare
- al secondo posto “123456”, segno che, dopo essere stata in vetta nel 2024, la semplicità numerica è proprio un'abitudine
- Continuano a comparire i nomi propri e sequenze semplici come “password”
- tra le nuove tendenze spiccano le squadre di calcio
- ed infine, un dato sorprendente: le bestemmie
A nulla sono valsi quindi i continui avvertimenti degli esperti di sicurezza: una password "forte" prevede un minimo di otto caratteri, con un mix obbligatorio di lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli speciali.