16 Settembre 2015
Chi l’ha detto che per comprare della droga ci si deve rivolgere a un pusher?
E che ai grandi magazzini di Portsmouth non regalano mai nulla?
Male lingue! Queste sono solo un mucchio di falsità, e lo capirete leggendo quello che è successo ad Adam Travers.
Adam è un 33enne che hai in programma una vacanza con la moglie e il figlio piccolo.
Così si reca al Primark del Cascades Centre di Portsmouth, con l’obiettivo di acquistare un costume da bagno. Operazione non troppo complessa ed esosa, tant’è che se la cava con una spesa di 10 euro.
Quello che avrebbe potuto cambiare (in negativo) la sua giornata e, in ottica vacanza, il suo viaggio in famiglia, accade al suo ritorno a casa.
Sua moglie, Anna Youell, trova qualcosa nelle tasche del costume da bagno appena acquistato.
All’interno c’erano 9 pasticche di droga.
In realtà si trattava di forti anti-depressivi, utilizzabili anche come droga.
Immaginate se queste pillole fossero finite per sbaglio nelle mani di suo figlio. Si sa, i bambini ingurgitano qualunque cosa.
L’alternativa non era certo tra le più rosee. La famigliola sarebbe stata sicuramente fermata in aeroporto, ai controlli.
-Signore, apra la valigia. Cosa c’è nella tasca di quel costume?
-Ma come…io non capisco, cosa ci deve essere? L’ho appena comprato!
-E queste allora? Bravo il nostro paparino, voleva farsi una vacanza da sballo con la mogliettina, eh?! Ci segua per ulteriori accertamenti.
O una cosa del genere.
Dopo l’intervento della polizia, il centro commerciale ha scaricato la colpa a un sub-appaltatore cinese, non autorizzato.
E io che avevo già lo slogan per quest’attività!
Primark, detto…”fatto”!
E voi cosa ne pensate di questa storia? E che misure avreste preso nei confronti del centro commerciale?