Salmo: le nuove date
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02 Dicembre 2015
Il periodo degli esami può trasformarsi in un vero e proprio incubo per lo studente universitario. Spesso i professori piazzano le date a caso e ci si ritrova con diversi esami la stessa settimana (quando non lo stesso giorno) e comunque sono sempre almeno 6 o 7 per sessione, in media.
Come fare per ottimizzare i tempi e superare con profitto questo vero e proprio girone infernale… possibilmente ancora vivi?
Superato il primo e doveroso momento di panico, la parola d’ordine è: organizzazione.
Fondamentale è non guardare tutta la pila di libri e dispense che ci si para davanti, se no non ne uscirete sani.
Innanzitutto, quindi, fatevi un piano d’azione, stabilendo quali e quanti esami oggettivamente potete essere in grado di dare. Eccedere è altrettanto deleterio che minimizzare gli sforzi.
Provate a partire dal più pesante della sessione. L’errore più comune è tenerlo per ultimo, quando sarete inevitabilmente molto più stanchi. Se avete un numero abbastanza bilanciato di esami pesanti e più leggeri vi consiglio di alternarli, in modo da non fondere il cervello dopo i primi due appelli.
Ricominciare a studiare dopo un periodo di nullafacenza (o quasi) è difficile, iniziate per gradi e fatevi una scaletta. Datevi degli obiettivi, giornalieri o settimanali, da raggiungere e cercate di non sgarrare. In tutto questo, ritagliatevi dei meritati momenti di svago e riposo.
Nelle fasi di pianificazione non rinunciate a utilizzare il calendario, un memorandum visivo vi sarà molto utile per tenere a mente i vostri obiettivi e non perdervi in cose che, in questo momento, devono necessariamente passare in secondo piano.
È arrivato il momento di mettervi sotto con lo studio: cercate di iniziare con tutto il materiale già pronto e in ordine, in modo da non perdere tempo per recuperare libri, appunti o dispense all’ultimo minuto.
Non ammazzatevi di fatica. A un certo punto il cervello non recepisce più, concedetevi delle pause e piuttosto ottimizzate il vostro metodo di studio (ognuno sa, o dovrebbe sapere, quale è il migliore per sé: chi sottolinea, chi schematizza, chi fa le note a bordo pagina).
A meno che non sia necessario e richiesto, evitate di imparare a memoria, piuttosto memorizzate e fissate i concetti nella vostra mente con la certezza di aver veramente compreso ciò che state studiando. Per alcuni può essere altrettanto utile ripetere a voce alta, considerato che la memoria uditiva è più potente di quella visiva.
Se siete riusciti a formare un bel gruppo di “colleghi”, trovatevi periodicamente per interrogarvi a vicenda o per chiarirvi gli inevitabili dubbi, dopodiché potrete anche approfittarne per fare aperitivo insieme.
In bocca al lupo!
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