La compagna gli corregge i verbi, lui reagisce picchiandola...

Quando la violenza entra a far parte di una famiglia.

La compagna gli corregge i verbi, lui reagisce picchiandola...

01 Giugno 2016

I grammar Nazi, si sa, possono essere estremamente spocchiosi.

Questo, però, non deve mai – in alcun caso – giustificare una violenza di qualunque genere, che sia verbale o fisica, specialmente se rivolta verso la propria compagna.

È quanto purtroppo successo nel bresciano, dove un imprenditore quarantenne, all’ennesima correzione sui congiuntivi fatta dalla partner, non ci ha visto più e ha alzato le mani, con sigarette spente sul braccio e addirittura una forchetta conficcata nella mano.

Per l’ennesima volta.

Già, perché in realtà si tratta una storia di abusi e maltrattamenti che ha origini ben più lontane.

Le prime vessazioni iniziarono già 10 anni fa con violenze fisiche e psicologiche, perpetrate anche davanti ai figli.

Proprio una delle bambine, in lacrime, davanti all’ennesima scena di violenza familiare è riuscita a fermare il padre e “svegliare” la madre, che ha trovato la forza di recarsi in questura per sporgere denuncia.

Insomma, per quanto il proprio compagno o compagna possano essere stressanti, nulla può avvalorare l’uso della violenza. E dovere di ogni vittima è quello di denunciare al più presto il proprio aguzzino, per il bene suo e anche degli eventuali figli.

foto da pixabay.com

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